Muro di 168 km al confine con la Libia: la Tunisia "ferma" l'infiltrazione jihadista
Il premier tunisino, Habib Essid, ha annunciato l'avvio dei lavori per la costruzione del muro, che sarà ultimato entro la fine del 2015. Obiettivo: isolare il Paese dall'area libica dove è forte la presenza di jihadisti
Il premier tunisino, Habib Essid, ha annunciato l'avvio dei lavori per la costruzione di un muro e di un fossato lungo il confine con la Libia, nell'ambito del piano volto a fermare l'infiltrazione di jihadisti dalla Libia. Il muro sarà lungo 168 chilometri e sarà ultimato entro la fine del 2015. “La Libia è diventato il primo problema e stiamo studiando anche di installare apparecchiature elettroniche lungo il confine”, ha dichiarato il primo ministro durante un'intervista alla tv di Stato.
Le preoccupazioni riguardo al flusso di terroristi dalla Tripolitania alla Tunisia era nata già dopo l'attentato al museo del Bardo del 18 marzo, quando furono intensificati i controlli alla frontiera. La costruzione del muro rappresenta ora il punto di partenza dei nuovi provvedimenti restrittivi messi in atto dall'esecutivo e dal presidente Beji Caid Essebsi, dopo la proclamazione dello stato d'emergenza, in seguito all'attentato di Sousse del 26 giugno scorso.
Un altro muro quindi, dopo quello voluto dell'Ungheria, che ha approvato con un voto del Parlamento la legge "muro anti-immigrati".
"Agiremo confermemente alla legge", ha detto durante l'intervista il premier Essid, difendendo la scelta del presidente tunisino di dare più poteri alle forze dell'ordine nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata.
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