Viaggiare col binocolo e riscoprire il mondo
I giochi delle megattere, lo sbadiglio di re leone, l’orrido drago di Komodo, gli arcobaleni dei geyser: scoprire il mondo con la meraviglia dei bambini
Vedere da vicino un leone che sbadiglia. Poter contare i denti che, come una fila di lame, ornano i bordi della bocca; ammirare i volti impolverati dei cavalieri bambini durante la festa del Naadam, in Mongolia; scrutare il pelo dell'acqua gelida del mare d'Islanda a caccia del soffio delle balene: dettagli magici, invisibili ad occhio nudo, che si possono catturare grazie al kit "esplorazione" di Swarovski Optik che la Kel 12 fornisce in dotazione. Ma ecco alcuni itinerari da osservare con la pazienza e lo stupore di antichi esploratori.
Cosa si vede in Namibia - Oltre ai big 5 (leone, leopardo, bufalo,elefante , rinoceronte) alle dune, alla Skeleton Coast, con il binocolo potrete osservare gli animali che si abbeverano attorno alle grandi pozze d'acqua e, nelle lagune di Walvis Bay, ammirare le colonie di fenicotteri rosa e pellicani.
Cosa si vede in Islanda - Ammirare il soffio dei geyser e cacciare arcobaleni tra le goccioline di vapore delle cascate islandesi, ma soprattutto avvistare le deliziose pulcinelle di mare che nidificano sulle scogliere, qualche foca che nuota nella laguna glaciale di Jokulsarlon o scrutare il pelo dell'acqua ad Akureyri in cerca di megattere e balenottere. Binocolo alla mano anche durante gli spostamenti via terra: con un po' di fortuna ci si potrà imbattere nella volpe artica e in branchi di renne.
Cosa si vede in Cile e Bolivia - Inforcato il binocolo si possono ammirare i geyser del Tatio, dall'intensa attività geotermica, le incredibili sfumature di colore delle pianure, dal giallo-oro della puna al turchese della Laguna Verde passando per il bianco accecante dei salar. E tanti animali: lama, vigogne, fenicotteri, condor e qualche zorro, le piccole volpi andine.
Cosa si vede In Tanzania - L'Africa vista da vicino: nelle sterminate piane del Serengeti, considerato il santuario della grande fauna africana, e nel cratere di Ngoro Ngoro potrete vedere gli elefanti che sventolano le grandi orecchie, le giraffe ciondolanti, il galoppo delle zebre e la corsa dei bufali, leoni e leonesse a caccia, leopardi che si godono l'ombra e le antilopi saltellanti. E tentare di avvistare uno dei pochi rinoceronti rimasti sul pianeta.
Cosa si vede in Mongolia - Assistere alle celebrazioni del Naadam, le “gare degli uomini”, che si svolgono nelle immense praterie mongole, per ammirare i volti concentrati e polverosi dei cavalieri bambini che si lanciano al galoppo e cogliere l'atmosfera autentica di un rito atavico, che si svolge uguale a se stesso da secoli.
Cosa si vede in Indonesia - Come vecchi lupi di mare, inforcate il binocolo e scrutate l'orizzonte per ammirate i profili delle isole dell'arcipelago di Komodo. Una volta sbarcati, andate a caccia dell'omonimo drago che si cela nella foresta – tenendovi a debita distanza! Ed infine fate visita alle popolazioni che vivono lontani da tutto, in queste terre agli antipodi del mondo: sull'isola di Flores, durante il breve trekking, fate vagare lo sguardo nel fitto della foresta tropicale, tra orchidee e felci e concedetevi l'emozione di avvistare, come i primi esploratori, le Mbaru Niang, case tonde dal tetto conico del villaggio di Wae Rabo.
Cosa si vede in Oman - Un binocolo per vedere l'immensità del deserto, una teoria di dune rosse che si tuffano nel mare, tentare di scorgere un'oasi o un accampamento beduino e cercare di capire se non si tratti di un miraggio: ché l'occhio è ingannevole. E poi, lungo la costa, da Ras El Jinz sino a Sur, alla ricerca delle tartarughe.
Cosa si vede in Ladakh - Nel cuore del Ladakh, antico ex regno buddhista tra India e Tibet, tra vette innevate, altissimi passi montani, boschi di abeti e pianure sabbiose dove si aggirano placidi cammelli: impugnate il binocolo per cercare i grandi e piccoli monasteri – in cui si svolgono antiche e suggestive cerimonie- che punteggiano le valli, i castelli e antichi palazzi reali abbarbicati sulle pendici. E non perdete il singolare festival di Hemis, che si tiene nel monastero più grande del paese e, attraverso musiche tradizionali e danze che simulano la lotta fra spiriti benigni e forze del male, celebra la nascita del Guru Padmasambhava.
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