le reazioni al discorso del governatore

Fontana, l'annuncio delle opposizioni: lavoriamo alla mozione di sfiducia

Ma Baffi (Iv) avverte: "Non la sottoscrivo, non spetta alla politica giudicare". La Lega, intanto, fa quadrato

"Le opposizioni utilizzeranno tutti i mezzi a disposizione, compresa la mozione di sfiducia della quale il Movimento Cinque Stelle si è fatto promotore, per mettere Fontana davanti alle proprie responsabilità". L'annuncio dei consiglieri dell'opposizione in Regione Lombardia arriva dopo l'intervento in Aula del governatore lombardo, in merito all'inchiesta sui camici che lo vede indagato per frode in pubbliche forniture. Ma la renziana Patrizia Baffi aveva già messo le mani avanti: "Non sottoscrivo la mozione - afferma. - Non spetta alla politica giudicare". La Lega, intanto, fa quadrato intorno al numero uno del Pirellone.

Opposizioni sul piede di guerra - "Stiamo lavorando per affinare un testo che metta insieme tutte le sensibilità. La nostra posizione condivisa è quella di scrivere la parola fine su questa disastrosa esperienza di cattiva amministrazione", confermano in una nota congiunta i capigruppo di opposizione in Regione Lombardia, Massimo de Rosa (M5S), Fabio Pizzul (PD), Niccolò Carretta (Azione), Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e Michele Usuelli (+Europa Radicali). Per loro le parole del presidente Fontana in Aula "sono state quelle vuote di chi è consapevole di trovarsi ormai a fine corsa".

Baffi di nuovo ago della bilancia? - Salta di nuovo i banchi dell'opposizione per tornare al fianco della presidenza, la consigliera di Italia Viva che fu eletta con i voti della Lega presidente della Commissione d'inchiesta sull'emergenza Covid istituita dal Consiglio Regionale lombardo e, a seguito di accese polemiche, fu costretta alle dimissioni.  All'epoca, al Pirellone si puntava il dito su un presunto scambio di favori tra renziani e Lega: i primi non avevano partecipato al voto in Senato sul processo a Salvini, i secondi avevano eletto con maggioranza di centrodestra la consigliera di Italia Viva.

La quale torna, dunque, a far parlare di sé dopo l'intenzione di sfiduciare Fontana da parte di M5s e la difesa in Aula del governatore. "Da parte mia - spiega l'esponente renziana - ho deciso di non sottoscrivere la mozione di sfiducia al presidente proposta dal Movimento 5 Stelle, perché ritengo che sia il frutto di una elencazione di fatti ancora sommari e la cui analisi non può essere completa ed esaustiva". 


I suoi fanno quadrato intorno al governatore -  "Le contestazioni mosse ad Attilio Fontana sono infondate. Il presidente continuerà ad amministrare Regione Lombardia con orgoglio e competenza. Sottoscrivo la chiusa del suo discorso in Consiglio regionale: la Lombardia è libera e come tale va lasciata". Lo ha scritto su Twitter l'assessore ai Trasporti della Lombardia, Claudia Maria Terzi

"Andiamo avanti a lavorare con il presidente Fontana, per vincere le due sfide che abbiamo davanti: rilanciare la Lombardia come motore economico del Paese e dare attuazione concreta all'autonomia regionale". Così Luca Del Gobbo, capogruppo di Noi con l'Italia in Consiglio regionale. "C'è stato un attacco durissimo e inspiegabile nei confronti di questa regione - ha continuato Del Gobbo - proprio nel momento più delicato e critico della gestione della pandemia. Calcoli elettorali hanno spinto alcune forze politiche ad accanirsi contro l'amministrazione". 

"Sull'integrità morale di Fontana non abbiamo alcun dubbio" e "vogliamo ribadire pieno sostegno, umano e politico" al governatore della Lombardia. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, Gianluca Comazzi. "In uno tsunami senza precedenti Regione Lombardia ha lavorato senza risparmiarsi - ha detto. -. Ascoltando le parole degli esponenti del Pd e del M5S si resta di stucco per il loro giustizialismo a fasi alterne: da una parte si accusa l'operato della giunta lombarda, si chiede la testa di rappresentanti delle istituzioni, mentre sulle indagini che riguardano Virginia Raggi, Chiara Appendino, Nicola Zingaretti e il sindaco Sala si osserva un religioso silenzio". "Forza Italia - conclude - ha sempre fatto del garantismo un valore imprescindibile e le opposizioni si rassegnino: non governeranno mai la Lombardia".