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Coronavirus, studio: 21 farmaci ne bloccano la replicazione

Lo studio, condotto da un team internazionale di ricercatori, è stato pubblicato sulla rivista Nature. Facendo uno screening tra le 12mila molecole presenti, ne sono state individuate 100 con attività antivirale

Coronavirus, a Milano lunghe code per i test sierologici ai privati

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A Milano lunghe code all'ingresso dell'Ospedale San Giuseppe Multimedica per i test sierologici Covid-19 ai privati.

Ventuno farmaci esistenti hanno dimostrato di poter bloccare la replicazione del coronavirus. E' il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Nature, realizzato da un team internazionale di ricercatori. Quattro di questi farmaci hanno funzionato in sinergia con remdesivir. Il team ha condotto test approfonditi, compresa la valutazione dei farmaci sulle biopsie polmonari umane infettate dal virus. 

Facendo uno screening tra le 12mila molecole presenti, ne sono state individuate 100 con attività antivirale confermata nei test di laboratorio. Di queste, 21 si sono dimostrate essere efficaci nel bloccare la replicazione del SarsCov2 in dosi con concentrazioni che garantivano la sicurezza dei pazienti.

In particolare, 4 di questi farmaci hanno funzionato in sinergia con remdesivir, incluso il derivato della clorochina hanfangchin A (tetrandrina), un antimalarico che ha raggiunto gli studi clinici di fase 3. Il remdesivir, attuale trattamento standard di cura per Covid-19, "ha dimostrato con successo di abbreviare i tempi di recupero per i pazienti in ospedale, ma il farmaco non funziona per tutti coloro che lo ricevono", afferma Sumit Chanda, direttore del programma di immunità e patogenesi a Sanford Burnham Prebys e autore senior dello studio.

"Questo studio espande significativamente le possibili opzioni terapeutiche, soprattutto perché molte delle molecole hanno già dati di sicurezza clinica nell'uomo", afferma Chanda. "Sulla base della nostra analisi - aggiunge - clofazimina, hanfangchin A, apilimod e ONO 5334 rappresentano le migliori opzioni a breve termine". I ricercatori stanno attualmente testando tutti i 21 composti in modelli animali e "mini polmoni", o organoidi polmonari, che imitano il tessuto umano.

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