Un prelievo del sangue potrà smascherare i tumori al colon-retto fin dal primissimo stadio, con una sensibilità molto maggiore rispetto alla ricerca del sangue nelle feci. La novità, rivoluzionaria nel campo della prevenzione, sarà possibile grazie al test 'Monomark' illustrato a Torino, al seminario annuale delle Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare da un ricercatore italiano, Massimiliano Mazzone, che si è formato al centro di Biotecnologie Mediche di Torino ed ora dirige il laboratorio di Oncologia Molecolare e Angiogenesi dell'Università Cattolica di Leuven (Belgio).
Lo sviluppo di questo test "consentirà - ha spiegato il prof. Mazzone - di diagnosticare il cancro con specificità e sensibilità vicine al 100% e di individuare i casi nella loro fase iniziale, quando cioè la sopravvivenza supera il 95%, contro meno del 10% se il tumore viene diagnosticato in fase avanzata. Il nostro sistema immunitario, infatti - ha proseguito il ricercatore - sente la presenza di cellule cancerose già ad uno stadio molto precoce e, in particolare, sostanze secrete dalle cellule tumorali attivano i monociti che circolano nel sangue periferico".
Inoltre, grazie a questo metodo di accertamento diagnostico, ha aggiunto Mazzone, "verranno sottoposti alla colonscopia, una tecnica invasiva e non priva di rischi, solamente gli individui risultati positivi, con notevoli vantaggi sia per i pazienti sia per il sistema sanitario".