Si è conclusa la prima udienza in Corte d'Assise, ad Asti, del processo nei confronti di Michele Buoninconti, il vigile del fuoco di 47 anni arrestato il 29 gennaio perché accusato dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere della moglie, Elena Ceste. Il processo, a porte chiuse, si svolge con il rito abbreviato davanti al giudice Roberto Amerio. Buoninconti è assistito dagli avvocati Girola e Tortoroglio. L'uomo si è sempre dichiarato innocente.
Il processo è stato aggiornato al 22 luglio, quando è previsto il confronto tra accusa e difesa sulla perizia sulle celle telefoniche.
Buoninconti è accusato di avere ucciso la moglie nel gennaio dello scorso anno e poi di avere finto che fosse scomparsa. Il corpo della vittima è stato ritrovato lo scorso 18 ottobre, dopo mesi di ricerche, nel canale di scolo del rio Mersa, a pochi chilometri dalla villetta di Costigliole d'Asti in cui la coppia viveva con i tre figli, affidati ai nonni materni.
In caso di condanna, Buoninconti con il rito abbreviato potrà contare sullo sconto di un terzo della pena. Il giudice Amerio ha convocato il pm Laura Deodato, che ha coordinato le indagini dei carabinieri di Asti, e, per la parte civile, gli avvocati Carlo Tabbia e Deborah Abate Zaro, che assistono la famiglia Ceste.