L'uomo accusato di aver compiuto l'attacco di venerdì a Lione, decapitando il suo datore di lavoro, ha fatto un macabro "selfie" con il cadavere della vittima, inviandolo ad almeno una persona. Lo rivelano gli inquirenti francesi, i quali stanno cercando di risalire all'identità di chi ha ricevuto sul suo telefonino quella terribile immagine. Parrebbe, ma manca conferma, che l'uomo destinatario della foto viva in Siria.
Secondo una ricostruzione di quanto accaduto, Yassine Salhi si sarebbe prima schiantato contro la fabbrica di Saint-Quentin-Fallavier presso la quale lavorava, e poi avrebbe assalito il principale, arrivando a decapitarlo. Un'azione che denota l'uso di tattiche tipicamente terroristico-islamiche. Yassine Salhi rimane ancora in stato di arresto, in attesa che venga interrogato.