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In Israele tra risorse e tecnologia Atenei ebraici e cattolici per la scienza

A Gerusalemme un convegno tra università israeliane e italianeIl Custode di Terrasanta, Padre Pizzaballa: "Incoraggiamo la ricerca"

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"L'autonomia della ricerca scientifica ci conduce a risultati oggettivi e costruttivi, per questo non la temiamo ma anzi la incoraggiamo". Sono le parole che Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terrasanta, ha utilizzato a Gerusalemme per aprire il convegno tra atenei ebraici e cattolici, dedicato alle risorse naturali e alla tecnologia.

A organizzare il momento di incontro, dal titolo "Trasformazioni sociali e culturali, risorse naturali e biotecnologie" il Centro Ricerche di Psicologia Politica e Geopolitica dell'Università Europea di Roma insieme al Pontificio Istituto Notre Dame di Gerusalemme e all'Università Ebraica di Gerusalemme.

Sul tema "Contesto demografico e culturale di modernizzazione in Israele" è intervenuto Sergio della Pergola (Università ebraica), spiegando come fin dalla sua indipendenza, lo Stato di Israele è stato caratterizzato da una straordinaria crescita demografica, caratterizzata da una vasta gamma di sviluppo e di modernizzazione.
Paolo Sorbi con Maria Medici (Università Europea), hanno chiarito gli aspetti che uniscono la ricerca dei due Paesi. Per i relatori, l'Italia ha la necessità di applicare l'invenzione israeliana della tecnica del "drop to drop" per migliorare la coltivazione di vaste aree del Sud.
Infine un riferimento all'ultima enciclica di Papa Francesco, "Laudato sii", che indica come unica soluzione per risolvere i conflitti internazionali la socializzazione delle risorse create per il bene e al servizio dell'uomo.

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