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Da Gucci a MSGM, a Milano (finalmente) tira aria di novità

Alessandro Michele convince con la sua collezione per il marchio della doppia G e non è il solo... Cronache di una stagione felice per la moda italiana

© agenzia|

Solo qualche stagione fa, in molti (soprattuto fra la stampa estera) si lamentavano della mancanza di creatività sulle passerelle milanesi: il lavoro sul prodotto veniva sempre considerato eccellente, ma per le "nuove idee" e il ricambio generazionale ai vertici dei marchi bisognava guardare sempre a Parigi. Oggi possiamo dire che la situazione è decisamente migliorata, e non poco ha contribuito l'arrivo di Alessandro Michele da Gucci, che con la sua primavera estate 2016 ha creato un dibattito come non se ne vedevano da tempo intorno alla moda italiana.

Questa volta il designer si è concentrato sull'idea del détournement, ovvero quella pratica artistica che consiste nell'integrazione di più elementi, anche provenienti dal passato, con altri elementi presi dal contemporaneo, in una sorta di sintesi dialettica. Così la sua collezione unisce maschile e femminile, anzi ci gioca pesantemente (e no, non si tratta semplicemente di uomini vestiti da donne), l'ispirazione punk coesiste con quella bourgeois, gli spunti vintage si attualizzano.

"Il guardaroba e il vestire per me non seguono un solo tema - commenta lo stilista - parlano invece e devono parlare la lingua del presente che ci circonda. Non posso e non voglio confinare la moda all'atto di coprirsi per uscire di casa perché invece ha significati più profondi e più generali. Per la nuova collezione, in particolare, mi piace pensare a certi giovani che vestono in maniera sontuosa, senza paura".

E Gucci non è l'unica passerella interessante che si è vista in questi giorni: già nel weekend di sfilate avevamo assistito ad un'ottima tornata, mentre Prada non ha deluso le aspettative. Tornando a lunedì, anche da Antonio Marras si è giocato con il guardaroba tradizionale e l'ispirazione à la mariniere rivive di un'interpretazione fresca e originale.

Da Diesel Black Gold, invece, l'attitudine è quella tipica del marchio, che non rinuncia però a sperimentazioni tecniche. Vezzoso gentiluomo in vacanza l'uomo di Etro, metre Fendi recupera l'idea di essenzialità applicandola a tessuti preziosi e accessori che si fanno notare. Da MSGM Massimo Giorgetti si diverte a mettere lo smalto ai piedi dei suoi modelli e disegna una collezione stravagante al punto giusto.

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