Dopo la rassegna di Pitti Uomo a Firenze, la moda maschile è arrivata anche nella capitale della moda italiana: Milano Moda Uomo ha infatti preso il via venerdì 19 giugno e si concluderà martedì 23, come da programma. Da Ermenegildo Zegna a Dolce & Gabbana, ecco cosa è successo nel weekend di sfilate, dove a vincere è stata l'idea di un'eleganza rilassata.
Continua la sua silenziosa opera di rinnovamento Stefano Pilati da Ermegildo Zegna: in passerella una moda morbida e ricercata, che non ha bisogno di coup de théâtre ma si affida alla grande tradizione manifatturiera del marchio, leader dell'abbigliamento maschile, e alla visione illuminata del suo nuovo direttore creativo.
Anche da Emporio Armani sfilano giovani dandy che non amano essere costretti dagli abiti che indossano: come sempre, fluidità è la parola d'ordine. Al contrario da Costume National, Ennio Capasa rimane fedele alle sue ispirazioni e manda in passerella efebici ragazzi che hanno l'attitudine dei musicisti e sarebbero perfetti sul palco di un grande festival.
Ricerca materica e sperimentazione di nuove silhouette da Jil Sander, dove il designer Rodolfo Paglialunga si conferma ancora una volta come la scelta più felice per il marchio tedesco. Ridefinisce il concetto di classico, invece, Consuelo Castiglioni da Marni, il cui uomo non ha paura di sfoggiare il suo lato più femminile.
Mascella volitiva e andatura sprezzante: i gladiatori di Donatella Versace sanno portare il gessato ma anche il lilla. Guadaroba mutuato dallo sport, invece, sulla passerella di Bottega Veneta, dove prevale il lato più tecnico della moda maschile.
Ci piace sempre molto, poi, l'eleganza fresca di Salvatore Ferragamo, dove compaiono sneakers bianche e sandali. I sandali si vedono anche da Calvin Klein Collection e si portano con i calzini a contrasto.
Tutt'altra atmosfera, invece, da Dolce & Gabbana e Vivienne Westwood: completi pigiama per il duo italiano mentre la rossa della moda fa sfilare uomini in slip ridottissimi.
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