Grecia, aumento età pensionabile e Iva contro la crisi
Braccio di ferro tra Bruxelles e Atene anche sulle riassunzioni degli statali e sulla riforma del lavoro. Chi la spunterà?
Iva, aumento dell'età pensionabile, riassunzione di quindicimila statali e riforma del lavoro: su quattro punti si gioca il futuro della Grecia, insolvente nei confronti di creditori di peso del calibro Fondo Monetario Internazionale, Bce e Ue. La ricetta anti-crisi proposta da Bruxelles viene respinta dal governo di Atene. Chi la spunterà?
IVA - Bruxelles invita Atene ad aumentare l'Iva fino alla soglia del 22 per cento e di mettere fine a una serie di esenzioni, come quella sui carburanti. Difese, invece, le aliquote agevolate su energia elettrica e medicinali. Il governo Tsipras propone, di rimando, di aumentare le tasse sui più ricchi, su videolotterie e tabacchi. Per il presidente della Commissione Europea Jean Claude Junker non basta.
PENSIONI - Il nuovo piano pensioni greco prevede l'aumento dell'età pensionabile per gli statali a 58,5 anni nel 2020, mentre l'Europa chiede di salire subito a 60 anni e di arrivare alla soglia dei 67 anni per i dipendenti privati. Ciò porterebbe a un taglio della spesa di un punto di Pil.
STATALI - Spinosa la questione della riforma del settore pubblico. Il governo Tsipras ha deciso di riassumere quindicimila dipendenti pubblici che erano stati licenziati dall'esecutivo precedente. Tale mossa preoccupa Bruxelles che aveva sostenuto il pesante taglio dei dipendenti pubblici greci stabilito a partire dal 2008.
LAVORO - L'esecutivo di centro-destra, precedente all'insediamento di Tsipras, aveva imposto una dura riforma del lavoro che prevedeva la prevalenza dei contratti aziendali su quelli nazionali. L'attuale governo pensa invece al ritorno del contratto unico e all'innalzamento del salario minimo, come promesso in campagna elettorale.
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