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Morto in gita, gli inquirenti: Domenico era da solo quando è caduto

Nuova ipotesi degli investigatori. Le indagini escluderebbero la presenza di altre persone

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Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto a Milano il 10 maggio dopo essere volato dal quinto piano dell'hotel dove era in gita con la classe, sarebbe stato da solo quando è precipitato dalla finestra. E' l'ipotesi di inquirenti e investigatori allo stato attuale delle indagini, che escluderebbero la presenza di altre persone.

E' quanto emergerebbe dagli elementi raccolti finora, tra cui intercettazioni, compresi i messaggi WhatsApp dei compagni di classe, e verbali di testimonianze. Nessun ospite dell'albergo, tra l'altro, ha sentito urla o confusione in quel corridoio dell'hotel nelle prime ore del mattino.

Le indagini, comunque, proseguono. Devono essere ancora terminati gli accertamenti sul Dna trovato sotto le sue unghie, mentre non sarebbero state trovate tracce di materiale biologico sul livido riscontrato su un braccio dello studente.

Al momento verrebbe escluso che il livido sia stato provocato da qualcuno nel tentativo di trattenere il braccio. Si tratta, comunque, secondo le analisi, di un'ecchimosi importante, ma che nessuno avrebbe notato nelle ore precedenti.

Infine, dalle tante testimonianze raccolte, tra cui quelle dei genitori, non sarebbero emersi motivi di una volontà suicida e gli inquirenti continuano a indagare su qualche anomalo comportamento da parte del giovane, che aveva bevuto alcolici, nel corso della nottata.

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