La zia di Bobbi Kristina, Leolah Brown, smentisce l'indiscrezione secondo la quale la figlia di Whitney Houston possa essere trasferita a casa per morire in pace. "So per certo che Bobbi Kristina non è più tenuta in vita dalle macchine e continua a migliorare", ha scritto la donna in un post fiume su Facebook, in cui ha invitato a non credere a ciò che dicono i media e ha duramente attaccato Pat Houston, zia della ragazza e tutore dei suoi beni.
Parole al veleno quelle della sorella di Bobby Brown, che ha accusato la donna di voler vedere la nipote morta, per accaparrarsi l'eredità. "Perché non stacca la spina a Bobbi Kristina, sta costando troppo tenerla in vita", avrebbe detto Pat Houston al padre della ragazza, secondo Leolah Brown, che si spinge oltre, scrivendo che " qualcuno ha cercato di uccidere mia nipote, dopo che hanno ucciso sua madre".
Leolah Brown ha confermato che la sua famiglia ha intenzione di "non arrendersi riguardo a Bobbi Kristina", sottolineando che Bobby Brown e suo fratello Tommy stanno dando alla ragazza "le migliori cure possibili" e che "lei sta migliorando, nonostante tutte le bugie che si raccontano".
Il post però conferma che intorno alla povera Bobbi Kristina - ricoverata ad Atlanta dal 31 gennaio, quando fu trovata priva di sensi nella vasca da bagno di casa - si sta combattendo una faida che vede opporsi da un lato Bobby Brown e i suoi parenti e dall'altro i familiari di Whitney Houston.