Mosca rilancia corsa agli armamenti Putin: "40 nuovi missili balistici"
In risposta alla proposta del Pentagono di dispiegare armi pesanti nell'Est europeo, il presidente russo avverte: "Se qualcuno ci minaccia, abbiamo il diritto di puntargli contro le nostre armi"
Mentre sale la tensione tra Mosca e Occidente, il presidente russo Vladimir Putin risponde alla proposta del Pentagono di schierare armamenti pesanti nell'Est Europeo e nel Baltico con un avvertimento: "Se qualcuno mette in pericolo il territorio della Russia, essa deve puntare i propri armamenti verso i Paesi da dove proviene questa minaccia". E annuncia che la Russia aggiungerà quest'anno 40 nuovi missili balistici al suo arsenale nucleare.
Missili, sottolinea Putin intervenendo a una fiera dell'industria bellica, che "sono in grado di superare anche il sistema di difesa antimissile tecnicamente più sofisticato". E che preoccupano sia il capo della diplomazia americana, John Kerry, sia il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il quale ha accusato il Cremlino di ricorrere sempre più spesso alla "retorica atomica" con dichiarazioni che sono "un tintinnio di sciabole ingiustificato, destabilizzante e pericoloso".
E se la Russia avverte Washington che reagirà a un eventuale dispiegamento di armi pesanti Usa nell'est Europa aumentando il numero di soldati, missili e mezzi bellici nelle proprie regioni occidentali, la Nato risponde sottolineando che l'atteggiamento aggressivo di Mosca è "una delle ragioni" per cui sta aumentando "la prontezza della risposta" delle proprie forze. Ma per il governo di Mosca la presunta "minaccia russa" all'Europa non è altro che "un mito" di cui gli Stati Uniti si stanno servendo per giustificare i loro piani di schierare armi sul "fianco orientale" della Nato e "mascherare" le loro responsabilità sulla crisi ucraina.
Non solo: secondo Mosca "gli Usa stanno coltivando volontariamente una fobia antirussa tra i loro alleati europei in modo da usare l'attuale momento di difficoltà per espandere la propria presenza militare e quindi la propria influenza" nel Vecchio Continente. Tanto che il viceministro della Difesa russo Anatoli Antonov denuncia che "i colleghi dei Paesi Nato stanno spingendo" la Russia "verso una corsa agli armamenti".
Che Putin conferma: oltre ai nuovi missili balistici, il presidente russo ha fatto sapere che l'Armata Rossa "ha cominciato a ricevere mezzi corazzati" di ultima generazione.
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