La Golf è la Golf. Semplicemente il metro di paragone da trent'anni della categoria delle piccole berlinette, il cosiddetto “segmento C”. E l'ultima serie ha confermato questo primato. Chiunque, dai francesi ai coreani, voglia produrre una vettura del genere non può che prendere la campionessa di Wolfsburg, vivisezionarla e provare a fare meglio. Di solito non ci riesce. O meglio, ci riesce su singoli aspetti, non in generale. Chi guida una Golf dopo un po' si rende conto che ogni singolo aspetto della vettura è studiato per ottenere la massima sinergia possibile con il resto dell'auto, creando quella qualità percepita di cui la vettura tedesca è regina indiscussa.
Questo però, finora, è valso sicuramente da sempre per la “5 porte” classica, mentre lo è stato meno sulle varianti monovolume, cabrio e station wagon che non hanno straconvinto tutti al 100%, come invece ha fatto “la” Golf. Volkswagen stavolta si è messa d'impegno e ha mandato in pensione la Golf Plus per creare la nuova monovolume Sportsvan, un progetto completamente nuovo che aspira a ritrovare anche nella versione per famiglie quell'handling miracoloso della versione più venduta. Noi abbiamo provato la 1.6 TDI, con il classico motore da 110 CV tipico di VW. Diciamo subito che si tratta di un propulsore perfettamente adeguato alla stazza della vettura, che consente di guidare in scioltezza in tutte le situazioni. Certo qualche cavallo di potenza in più sarebbe gradito, ma andrebbe sicuramente a discapito dei consumi, che qui si mantengono molto buoni intorno ai 18 km/litro veri non lesinando con il gas.
Dicevamo che la Sportsvan è l'erede della Golf Plus, ma in realtà si tratta di un progetto totalmente diverso. Basta guardare le dimensioni: è ben 13 cm più lunga, con passo aumentato di 11 cm, e 5 cm più larga mantenendo praticamente invariata l'altezza, col risultato di una maggiore abitabilità a bordo e di un aspetto decisamente più slanciato del vecchio modello. Non aspettatevi però lo stesso posto guida della Golf normale: qui è rialzato di ben 5 cm e anche la pedaliera ci è sembrata diversa. Il tutto per una migliore visuale e una seduta da tipico monovolume, tutt'altro che sportiva per capirci. Chi ha bambini sarà contento di sapere che il colpo d'occhio sul divano posteriore è ottimo. Dietro di spazio ce n'è tanto anche per adulti nerboruti.
A proposito di spazio, nonostante sia dichiarato un buon 30% più grande della versione classica, il bagagliaio da 500 litri è la cosa che ci è piaciuta meno di questa vettura. Nulla di grave, certamente, ma abbassando i sedili non si forma un piano perfettamente orizzontale e inoltre, quando sono in posizione da seduta normale, lo schienale è troppo inclinato togliendo di fatto qualche possibilità di carico per grosse valige squadrate o scatoloni. Detto questo, di spazio ce n'è comunque in abbondanza, sia chiaro.
Per il resto la vettura è ineccepibile in ogni sua componente. Le finiture sono molto austere – nel design non certo nei materiali ‒ ma impeccabili. La plancia è molto ordinata e bella. Il sistema di infotainment è di notevole qualità e l'abitacolo è insonorizzato piuttosto bene. Su strada si guida in tranquillità: il comportamento è sempre neutrale e la frenata è davvero ottima. Certo tra le curve la Golf tradizionale è un'altra cosa ma ricordiamoci che stiamo parlando pur sempre di un monovolume per famiglie. Notevole la sensazione di sicurezza che la Sportsvan trasmette al guidatore, grazie alla tanta elettronica che ci assiste in marcia ma anche alla percettibile qualità costruttiva. Da questo punto di vista siamo ai massimi livelli della categoria. I prezzi delle versioni a gasolio partono da 22.400 chiavi in mano.
In conclusione possiamo dire che il passo in avanti rispetto alla vecchia Golf Plus ci è sembrato notevolissimo. Se cercate una monovolume di dimensioni ancora considerabili compatte (434 cm di lunghezza) ma di classe superiore, allora una capatina da un concessionario Volkswagen dovreste proprio farla: potreste non dover cercare altro.