Usa, spari contro commissariato di Dallas Cecchini della polizia uccidono l'attentatore
L'uomo si era barricato dentro un furgone e minacciava di farlo esplodere. All'interno del mezzo c'erano altri 2 ordigni
Paura a Dallas, in Texas, dove il quartier generale della polizia è stato attaccato nella notte con diversi colpi di arma da fuoco. Ad agire è stata una sola persona, l'uomo a cui i cecchini hanno sparato nel furgone blindato in cui si era rifugiato, minacciandolo di farlo esplodere. All'interno del mezzo c'erano altri due ordigni. L'assalitore, come confermato dalla polizia, è rimasto ucciso nella sparatoria.
Usa, spari contro commissariato di Dallas Cecchini della polizia uccidono l'attentatore
La dinamica della sparatoria - Durante l'attentato colpi sono stati esplosi contro le finestre della sede della polizia e contro gli agenti che stazionavano fuori dagli uffici che hanno risposto al fuoco. Fortunatamente non si registra nessuna vittima e nessun ferito. L'uomo ha sparato da varie posizioni e questo avrebbe indotto diversi testimoni a pensare che ad aprire il fuoco fossero state più persone. Accertamenti sono comunque ancora in corso.
"Mi avete tolto mio figlio" - A sparare sarebbe stato James Boulware, 50 anni, nome noto alla polizia, con alle spalle una storia di violenze familiari. Boulware, parlando con i negoziatori della polizia, avrebbe detto di aver agito così perché le autorità gli hanno tolto l'affidamento del figlio e lo hanno accusato di essere un terrorista.
Il precedente - Il 4 maggio alla periferia di Dallas due uomini spararono contro una manifestazione nel corso della quale si svolgeva una gara di vignette su Maometto. I due attentatori, arrestati, erano legati agli ambienti dell'estremismo islamico. Arrivò anche una rivendicazione dell'Isis. Ma per il momento per quel che riguarda l'assalto alla polizia di Dallas gli investigatori sembrerebbero escludere la matrice terroristica, anche se tutte le piste sono aperte.
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