Nato per gioco, Il Pagante ora fa sul serio. Il nuovo singolo, "Vamonos", uscito il 7 giugno, si candida a tormentone dell'estate, dopo aver debuttato al numero 1 su iTunes è diventato il video più popolare su YouTube. A Tgcom24, il gruppo milanese racconta il segreto del suo successo, scoppiato sul web a colpi di ironia. E a chi definisce la loro musica "tamarra" rispondono: "Questo termine non si usa neanche più".
Tre voci (Eddy Veerus, Federica Napoli e Roberta Branchini), due figure dietro le quinte, come si definiscono Alfredo Tomasi e Guglielmo Panzera. Un progetto: Il Pagante. "Nasce nel 2010 come pagina Facebook che ironizza sugli atteggiamenti tipici dei ragazzi di Milano - spiega a Tgcom24 Panzera, all'epoca ancora liceale - Un progetto diventato musicale nel gennaio 2012, quando è uscita la prima canzone Entro in pass".
Basi elettroniche e dance, testi pop, slang e situazioni tipiche dell'età verde, dalle serate in discoteca della prima canzone, alla vacanza post diploma a Formentera raccontata in Vamonos. Lo spartito del fenomeno Il Pagante è questo e nasce dalla Rete: "Non abbiamo fatto altro che mettere in musica quello che facevamo sul web, cioè creare canzoni forti, da discoteca su testi da musica pop con un lessico tipicamente giovanile".
Qual è stato il momento in cui avete capito che quello che stavate facendo non era più un gioco?
E' successo due anni fa. A giugno 2013, all'ultimo giorno di scuola abbiamo lanciato la canzone #Sbatti, che ha consacrato quello che avevamo fatto fino a quel momento. Abbiamo avuto richieste per diverse date in discoteca. E' stato quello il giro di boa.
Siete diventati un fenomeno del web. Qual è il segreto del vostro successo?
Ci sono diversi fattori. Il primo è la qualità della musica e delle canzoni che facciamo. Anche se sembrano fatte per ridere, le nostre canzoni sono curate nei minimi particolari, nella musica e soprattutto nel testo: le rime sono studiate. Poi un'altra chiave è la forza mediatica delle tre cantanti. Sono ragazze fantastiche che attraverso i social riescono a comunicare ai propri fan il loro stile di vita. Uno stile che i più giovani cercano di imitare. Infine, la nostra ironia. Pur essendo a volte anche un po' spinta, non mira a giudicare nessuno. Vuole soltanto far ridere. Questo i fan lo hanno capito.
Qualcuno ha definito la vostra musica "tamarra"...
La parola "tamarro" non si usa neanche più. Non ci offendiamo, ma non la definiremmo così. La nostra musica è perfettamente attuale. Le nostre basi sono basi di musica EDM (electronic dance music, ndr) con un cantato pop in italiano. Vamonos è "future house". Le persone che ci ascoltano sono le stesse che ascoltano hit pop alla radio.
Nel video di Vamonos compaiono Le Donatella. Com'è nata la loro partecipazione?
Le Donatella sono nostre amiche da tempo. Ci vediamo spesso a Milano. Noi siamo soliti ospitare i nostri amici negli intro dei video. Lo abbiamo fatto per Faccio After con Guè Pequeno e vogliamo farlo in ogni nostro video. Stavolta per Vamonos abbiamo scelto Le Donatella perchè hanno il nostro stesso target e condividono il nostro progetto.
Siete giovani e vi rivolgete a un pubblico di giovani. Come vi vedete tra dieci anni?
Io mi sono laureato da poco, lavoro nella finanza. Per quanto mi riguarda, mi piacerebbe lavorare nell'entertainment e nella musica e abbinarlo con quello che faccio nella finanza, quindi creare del valore dall'intrattenimento come accade in America. Ogni membro ha un'idea diversa, ma le cantanti vogliono continuare nel mondo della musica e dello spettacolo come stanno facendo.