NESSUN PASSO INDIETRO

Mafia Capitale, Marino non molla: "Resisterò e ricostruirò Roma"

Il sindaco: "Abbiamo demolito il sistema, ora si può ripartire". E attacca: "Parte del Pd romano ha provato a sostituirmi"

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"Abbiamo demolito il sistema, ora inizia la ricostruzione. Ci saranno ancora lacrime e sangue ma solo così cambieremo Roma". Ignazio Marino non molla. Il terremoto a più scosse di Mafia Capitale, le richieste di dimissioni giunte da più parti e l'ipotesi di un imminente commissariamento del Giubileo sembrano aver anzi aumentato la determinazione del medico che, proprio oggi, "festeggia" i suoi primi due anni al Campidoglio.

Ospite del forum organizzato da Il Messaggero, il sindaco si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: "Parti del Pd romano hanno tentato di sostituirmi perché non ero riusciva a condizionarmi. Ci sono state delle riunioni: preferivano tornare al voto e magari perdere pur di ripristinare certi meccanismi".

Marino resta quindi in sella e detta l'agenda dei prossimi impegni, sempre che Palazzo Chigi non decida davvero di affidare la gestione del Giubileo, e i 500 milioni di euro che questa porta con sé, a Franco Gabrielli: "Tre i campi d'intervento - spiega il primo cittadino -: viabilità, trasporti e decoro. Rifaremo le consolari; entro 5 mesi collegheremo con un ponte borgata Fidene e Villa Spada; il 21 settembre apriremo la Prenestina bis che collegherà il Gra alla Palmiro Togliatti; toglieremo i sampietrini da via Nazionale; ristruttureremo, dopo il confronto con la Soprintendenza, Piazza Venezia".

Quanto ai trasporti, altro tallone d'Achille della Capitale, Marino spiega: "Riattiveremo il tratto ferroviario tra Vigna Clara e Valle Aurelia; entro poche settimane inaugureremo altre sei stazioni della metropolitana e, nel 2016, arriveremo fino a San Giovanni; abbiamo ordinato 700 nuovi autobus, cento dei quali arriveranno in tempo per il Giubileo; tra pochi giorni, infine, assumeremo 200 autisti".

Tornando alle inchieste, che hanno portato in galera volti più o meno noti della politica romana, il sindaco si dice contrario a un commissariamento: "Sono convinto che con la sfida del Giubileo e quella di Roma 2024 sia importante avere una giunta capace e preparata, che agisca con determinazione. Con il commissariamento si creerebbe un pericolo vuoto di potere: una sola persona, fosse anche Nembo Kid o Mandrake, non ce la fa a cambiare tutto".