Giornata di fortissimo recupero per la Borsa di Atene, che ha chiuso in rialzo dell'8,16% con forti aumenti nel settore del credito (Pireus +19%, Eurobank +18%). In evidente riduzione la tensione sui titoli di Stato, nonostante l'accordo con l'Fmi sia "ben lontano". "Noi non lasciamo mai il tavolo, ma la palla è ora nel campo della Grecia", ha spiegato il portavoce del Fondo monetario internazionale, Gerry Rice.
Il team dei negoziatori del Fondo ha comunque lasciato Bruxelles, dove si sono svolte le trattative, proprio per la mancanza di progressi nella discussione.
Lo stesso Rice ha poi sottolineato che sul fronte del sistema tasse, la base imponibile va ampliata, facendo notare che in Grecia il sistema pensionistico è insostenibile, dal momento che il livello delle pensioni è quello della Germania, con la differenza che in Grecia ci si ritira dal lavoro in media sei anni prima. E ancora, il portavoce Fmi ha commentato le "trattative in corso" con Atene dicendo che "ci sono importanti differenze in aree chiave e non ci sono stati progressi nel ridurle".
Tsipras, Juncker smussa gli angoli - Anche il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker è tornato sul tema Grecia e, dopo aver incontrato il premier Alexis Tsipras, ha dichiarato che il confronto è stato "Interessante e amichevole". Poco prima, a proposito degli sforzi per trovare una soluzione con Atene, aveva detto che "la gente sta diventando impaziente. Io sono solo un essere umano e condivido la loro impazienza". E, indicando di voler continuare, aveva espresso questa metafora: "Dobbiamo tirare la mucca fuori dal ghiaccio, ma si scivola molto. E noi stiamo ancora provando a spingere".