PREMIER AL CONTRATTACCO

Migranti divisi per Regioni, Renzi: "Lo decise Maroni quando era ministro"

Il premier: "Incentivi ai Comuni che ci danno una mano". Salvini: "Al Nord non li vogliamo, pronti a bloccare le Prefetture". Alfano: "Insopportabile odio verso il Sud"

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Non si spengono le polemiche dopo la minaccia del governatore lombardo, Roberto Maroni, di tagliare i trasferimenti ai Comuni che accoglieranno i migranti. Il leader della Lega, Matteo Salvini, rincara la dose: "Al Nord non li vogliamo, siamo pronti a bloccare le Prefetture". Matteo Renzi replica: "Fu Maroni, quando era ministro dell'Interno, a decidere di dividere i migranti per le varie Regioni". E a Salvini risponde: "Serve serietà".

"Quella sull'immigrazione è una questione rimasta colpevolmente aperta per troppi anni. Ci vorranno settimane, è un lavoro di serietà - aggiunge il presidente del Consiglio dal G7 in Germania -. E' facile dire occupiamo le prefetture. Si tratta di risolvere guai causati da chi oggi sta urlando. Nomi e cognomi sono gli stessi".

"Soldi a chi accoglie i migranti" - "Dobbiamo dare incentivi, anche nel patto di Stabilità, a quei comuni che ci danno una mano nel gestire l'accoglienza dei migranti" aggiunge infine il premier.

Da Salvini avvertimento al governo - "Se Renzi e Alfano pensano di prendere il Nord come soggiorno per i clandestini hanno sbagliato tutto", tuona ancora il leader del Carroccio, negando di aver suggerito a Maroni la proposta di bloccare i fondi regionali ai comuni che ospitano immigrati. "E' tutta farina del suo sacco e di quello di Zaia - ha detto Salvini - Se vengono criticati vuol dire che hanno ragione e che hanno centrato il problema".

E' una questione di "buon senso", secondo Salvini: "Non possiamo far arrivare mille persone al giorno. La gente dice basta. Questa non è assistenza, è un business".

Alfano: insopportabile odio verso Sud - "Chiediamo un'equa distribuzione dei migranti in Italia, così come in Europa ed è un atteggiamento insopportabile di odio verso il sud dire ad alcune regioni 'sbrigatevela da soli'". Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, commenta le posizioni dei governatori leghisti che hanno annunciato il loro no ad accogliere altri migranti.

Il prefetto: attendiamo il governo - "Milano attende le direttive e gli invii che il Governo effettuerà e risponderà secondo i criteri generali", ha affermato il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca dopo che Maroni ha diffidato i sindaci dall'accogliere i migranti. Da Maroni, comunque, ''nessuna lettera o indicazione -. Sono vicende di carattere politico che non spetta al prefetto valutare''.

Non si placa la polemica - "Chi ha ruolo istituzionale deve agire sempre con senso di responsabilità", ha ribadito il presidente della Camera, Laura Boldrini, rispondendo alle dichiarazioni del governatore della Lombardia, Roberto Maroni, sugli immigrati. "Quando ci sono momenti difficili - ha detto - tutto il Paese deve saper rispondere", in modo coeso".

Chiamparino: "Governo ignori Maroni" - "Credo che il governo debba ignorare la posizione di Maroni e dare disposizione ai prefetti perché tutte le Regioni diano accoglienza ai migranti". Lo ha detto il presidente del Piemonte e della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. L'ex sindaco di Torino aveva già domenica criticato la posizione del collega lombardo arrivando a chiedere lo stop ai trasferimenti di fondi da Roma a Milano.