E' uno strepitoso Stanislas Wawrinka il trionfatore del Roland Garros 2015. Con una prova ai limiti della perfezione lo svizzero schianta Novak Djokovic e si aggiudica il torneo per la prima volta in carriera: 4-6, 6-4, 6-3, 6-4 il punteggio della finalissima, in 3 ore e 15 minuti di gioco. Per il serbo ora Parigi rischia di diventare una maledizione: con la sconfitta odierna sfuma anche la possibilità di fare il Grande Slam.
Decimo trionfo in carriera per Wawrinka, che nel suo palmares vanta ora otto Masters 1000 e due Open. Per sollevare la Coppa dei moschettieri allo svizzero serve un'impresa addirittura superiore a quella di Melbourne, dove nel 2014 si aggiudicò gli Australian Open: allora 'Stan the Man' travolse Rafa Nadal, stavolta è un Djokovic lanciatissimo verso il Grande Slam a cadere sotto i suoi colpi. "E' la partita della vita", ammette a fine match un commosso Wawrinka, che a 30 raggiunge l'apice della carriera. Per Djokovic, che aveva sin qui condotto un torneo impeccabile annichilendo nei quarti il detentore Nadal, c'è senza dubbio il rimpianto della stanchezza: il proseguimento della semifinale di venerdì contro Murray pesa parecchio lungo tutto l'arco dell'incontro, il serbo è super soltanto nel primo set e cala vistosamente alla distanza. Terza finale persa a Parigi per il serbo, dopo le sconfitte del 2012 e 2014 contro Nadal. Una debacle inattesa, visti anche i precedenti tra i due: 17-3 in favore di Nole prima di oggi. Ma il protagonista di giornata è giustamente Wawrinka, autore di una prova sontuosa. Il rovescio incrociato dello svizzero è una meraviglia per gli occhi lungo tutto l'arco del match, Djokovic lo soffre più del solito e alla lunga accorcia i colpi. Per l'elvetico grande mentalità e concentrazione nel quarto e decisivo set, quando recupera due game da 3-1 e trova due break che indirizzano la sfida. Chiusura con un rovescio lungo linea per Wawrinka, che vince il primo Roland Garros della carriera. Per Djokovic il bilancio nelle finali Open è ora in perfetta parità: otto vittorie e otto sconfitte, ma questa è forse la più amara della carriera.