"Ho picchiato la testa contro un palo, e non si è spostato, colpa mia che gli sono andato adosso". Lo afferma al Corriere della Sera Valter Giordano, il prof di Castigliole Saluzzo in carcere per violenza sessuale sulle allieve minorenni. "Con le mie alunne ho sbagliato, ho accettato la condanna fin dal primo istante, non è vittimismo né mi compiango", spiega. "L'arresto - ribadisce -? Una liberazione".
"La mia grande debolezza è stata non essere riuscito a controllare me stesso - prosegue -, la mia colpa più grave non aver soppesato con attenzione quello che stavo vivendo, non essere stato sufficientemente lucido nel comportamento che avrei dovuto mantenere in quel contesto".
Sul patteggiamento a due anni di carcere per violenza sessuale con abuso di autorità dichiara: "Non mi sono mai permesso di parlare della Giustizia e di come viene amministrata e non lo farò nemmeno adesso. Sono convinto che la vita mi riserverà ciò che è giusto. Ho sempre saputo che la vita non ha pietà per chi cade ma adesso so anche che è vera un'altra cosa: la vita ha molto rispetto per chi si rialza. E io sono in piedi".
Cosa fa oggi l'ex professore di lettere e storia? "Scrivo molto. Appunti, poesie, racconti, un romanzo. Ho tradotto 12 canti della Divina commedia in patois. Scrivere per me è un calmante. Poi mi sto guardando attorno per cercare un lavoro vero, intanto aiuto mia suocera come contadino, sto aiutando mio fratello con le api".