Sotto le unghie di Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto il 10 maggio cadendo dal quinto piano dell'hotel di Milano dove era in gita con la classe, sarebbero stati rilevati residui di Dna da analizzare. Lo si è appreso in relazione agli accertamenti medici che avrebbero escluso tracce di droghe. Il ragazzo, però, avrebbe avuto nello stomaco una maggiore presenza di alcol rispetto a quella rilevata nel sangue.
Stando ai primi accertamenti, ancora parziali e non confluiti nella prima relazione parziale firmata dai tre consulenti nominati dal pm che coordina le indagini, Domenico potrebbe dunque aver bevuto alcol fino a poco prima di morire e per questo una parte della sostanza non era stata ancora smaltita dallo stomaco.
I residui di Dna, scarsi pare, dovranno essere comparati con altro materiale biologico raccolto nel corso dell'inchiesta. La presenza di tracce di Dna sotto le unghie del ragazzo, tra l'altro, andrà anche messa in relazione al quadro delle indagini e alla ricostruzione della dinamica di quanto accaduto. Si stanno cercando anche eventuali tracce di Dna su alcuni lividi che il giovane aveva su un braccio.
Gli accertamenti medico-legali, inoltre, potranno anche meglio chiarire l'orario della morte del giovane che per ora è compreso in una fascia che va dalle 5.30 alle 7 del mattino. E ciò anche attraverso l'analisi relativa alla probabile ultima assunzione di alcol da parte del ragazzo.
Per ora è certo che in quel corridoio dell'albergo nessuno degli altri ospiti presenti abbia sentito urla o confusione. In ogni caso, non si esclude nemmeno, al momento, l'ipotesi della colluttazione come quella dello scherzo finito in tragedia. Gli investigatori indagano in primo luogo su comportamenti anomali da parte del ragazzo o di alcuni compagni di classe nel corso della nottata e diversi particolari restano ancora da chiarire.