PROVE DI INTESA

Tsipras propone accordo con creditori Merkel vuole riformare l'Eurozona

Se l'intesa verrà raggiunta, la Grecia pagherà i 500 milioni di euro all'Fmi, assicurano da Atene. Surplus allo 0,8% nel 2015 e all'1,5% nel 2016 tra gli obiettivi del documento di Atene

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C'è una proposta di accordo presentata dalla Grecia. La notizia è stata appresa solo ora: è stato il primo ministro di Atene Alexis Tsipras a dichiarare che esiste un'iniziativa, resa nota nella notte, per raggiungere un'intesa con i creditori. In precedenza il portavoce di Syriza Nikos Filis aveva detto che il governo non avrebbe firmato con i creditori un accordo che sia incompatibile con il suo programma anti-austerità.

E spunta anche un documento segreto franco-tedesco, in base al quale sembra che la cancelliera Angela Merkel vorrebbe una radicale riforma dell'Eurozona, con maggiori poteri, maggiore coesione tra gli Stati e maggiori risorse.

Nella proposta di Atene surplus primario allo 0,8% e tre aliquote Iva - Filtrano le prime informazioni sui contenuti del piano Tsipras inviato ai creditori, dove viene indicato l'obiettivo di un surplus primario per il 2015 dello 0,8% e dell'1,5% per il 2016; per l'Iva si segnalano tre aliquote al 6%, 11% e 23%. A scriverlo è Bloomberg citando l'agenzia Ana, facendo riferimento alla proposta di 47 pagine inviata ai creditori.

Wsj: tra i creditori c'è consenso sull'accordo - Da parte loro, i creditori della Grecia hanno raggiunto il consenso sulla proposta da presentare ad Atene, completando la bozza per sbloccare gli aiuti, come riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti secondo cui la proposta sarà a breve sul tavolo del premier di Atene. Gli europei, mette in evidenza il Wall Street Journal, sarebbero riluttanti a presentare la bozza come un ultimatum, anche se ammettono che Tsipras avrà poco spazio per trattare e potrà effettivamente solo accettare o rifiutare i termini.

Ma Dijsselbloem: "Accordo ancora lontano" - Non la pensa così però il ministro delle Finanze olandese, e presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, che intervistato dalla tv Rtlz dice che i creditori sono ancora lontani dal trovare un accordo con la Grecia. "Ci sono progressi ma non sono sufficienti", ha detto secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. Per Dijsselbloem il pacchetto deve essere "forte" come il precedente e "deve soddisfare le condizioni economiche e finché non si soddisfano quelle, non arriveremo a un accordo".

La Grecia pagherà il debito all'Fmi - Si apprende poi che la Grecia effettuerà un pagamento di 300 milioni di euro al Fondo Monetario Internazionale venerdì 5 giugno se entro quel giorno avrà raggiunto l'accordo con i creditori anche qualora non ricevesse in tempo ulteriori aiuti. A riferirlo sono i media ateniesi citando dichiarazioni rilasciate da una fonte vicina al governo ellenico.

Ue: avanti con il lavoro, ancora non ci siamo - La portavoce dei commissari Ue Moscovici e Dombrovskis dice che "il lavoro tecnico sui negoziati prosegue, ancora non ci siamo", spiegando che in queste ore le istituzioni e la Grecia si stanno scambiando "molti documenti" e questo è "un buon segno".

Eurozona, la Merkel vuole una riforma radicale - Sembra dunque che Angela Merkel voglia una radicale riforma dell'Eurozona. La notizia emerge da un documento segreto franco-tedesco, il cui contenuto viene rivelato da Die Zeit. Si parla di vertici regolari dell'Eurozona e di un rafforzamento del presidente dell'Eurogruppo, che dovrebbe avere più risorse a disposizione.

Secondo il documento, in futuro gli Stati dell'Eurozona dovrebbero lavorare in modo molto più coeso. Ci dovrebbero essere "vertici dell'Eurozona più regolari", dovrebbe essere migliorata la capacità di azione del gruppo dei ministri delle Finanze, "con un rafforzamento del loro presidente e più risorse a sua disposizione". Inoltre "si dovrebbero costituire specifiche strutture dell'Eurozona nel Parlamento Europeo", in modo da garantire un controllo democratico. Il documento, elaborato insieme al presidente francese Francois Hollande, sarà il contributo della Merkel a un vertice di fine giugno, in cui si dovrà discutere proprio delle riforme dell'Ue.