FOTO24 VIDEO24 2

Le donne single mangiano di più? Come imparare a smettere

La strategia vincente e la guida passo passo per dimenticare la solitudine, combattere la fame nervosa e non cedere al richiamo del frigorifero

agenzia

Secondo una recente indagine per una donna single è più difficile resistere alle tentazioni offerte dal cibo. Alla base c'è davvero un problema di solitudine? Certamente la questione del nutrimento, che esprime un bisogno primario dell'essere umano, è profondamente legata alle emozioni. Ecco perché, quando lo stress aumenta, il rischio è di sfogarsi sulla cena e sugli snack, con picchi di fame nervosa difficili da tenere sotto controllo. Imparare a gestire la fame è possibile: il primo passo è iniziare a dedicare a se stessi l'attenzione di cui si ha bisogno.

Le donne single mangiano di più? Come imparare a smettere

1 di 7
La fine di un amore è uno dei momenti in cui si tende maggiormente a cercare conforto nel cibo.
2 di 7
L'espressione “un vuoto allo stomaco” esprime il buco nero di emozioni negate e di affetto mancante; il senso di sazietà è la “pienezza” che, non colmata dalle persone, viene facilmente dal frigorifero. 
3 di 7
Uno studio ha rivelato che l'ormone della fame, la grelina, raggiunge livelli più elevati nelle persone che lamentano una maggiore solitudine. 
4 di 7
Secondo gli studiosi, sentirsi più soli e scollegati rispetto al resto del mondo può avere effetti negativi anche sulla leptina, ormone responsabile del senso di sazietà. 
5 di 7
Lo zucchero  provoca un innalzamento dei livelli di serotonina, ecco perché l'effetto è quello di una vera e propria droga per l'organismo. 
6 di 7
Per riconquistare un regime sano e naturale è necessaria un po' di pazienza: bisogna ricostruire le buone abitudini e ritrovarle giorno dopo giorno.
7 di 7
La fame è un campanello d'allarme che chiede di fermarsi ad ascoltare un bisogno profondo. Imparare a saziarsi di se stessi e del mondo intorno è la chiave del cambiamento.

LO STUDIO - Un team di psicologi appartenenti alla Ohio State University ha coinvolto un campione di oltre 40 donne, a cui è stato chiesto di non mangiare durante la sera, salvo poi avere come premio un'abbondante colazione la mattina successiva. Durante l'esperimento è stato misurato il livello di grelina, il cosiddetto ormone della fame, presente nel sangue. Il risultato? I dati riscontrati hanno evidenziato la tendenza generale a un abbassamento dei livelli di grelina dopo il pasto, tuttavia, l'ormone si è mantenuto più alto nelle donne che lamentavano una maggiore solitudine.

FAME DI... - Secondo gli studiosi sentirsi più soli, dunque maggiormente scollegati rispetto al resto del mondo, può avere effetti negativi anche sulla leptina, ormone responsabile del senso di sazietà. Il cibo in questi casi tende a diventare un modo per compensare altre mancanze. L'espressione “un vuoto allo stomaco” diventa così un buco nero per le emozioni negate e l'affetto mancante; il senso di sazietà invece “pienezza” che, se non è possibile ottenere dalle persone, viene invece facilmente fornito dal frigorifero.

IMPARA A DIRE NO - È fondamentale andare oltre l'apparenza: il cibo non può sostituire il bisogno d'amore e a lungo andare tende a scollegare la mente dai bisogni reali del corpo, creando una barriera di incomprensione con se stessi, spesso resa più difficile dal senso di non accettazione verso il proprio fisico, la frustrazione per i chili accumulati e il senso di colpa. Lo zucchero, inoltre, provoca un innalzamento dei livelli di serotonina, ecco perché l'effetto è quello di una vera e propria droga per l'organismo che tenderà in futuro a chiedere ancora più zucchero.

ROMPI IL CIRCOLO VIZIOSO - Le occasioni in cui utilizziamo alte quantità di zucchero e sale sono sempre più numerose rispetto alle regole dell'alimentazione in uso fino a pochi anni fa. Merendine e snack, disponibili ovunque e a prezzi bassi, costituiscono un'ulteriore tentazione. Per riconquistare un regime più sano e naturale è necessaria un po' di pazienza e un'abitudinarietà da ritrovare giorno dopo giorno, settimana dopo settimana.

COSA PORTARE IN TAVOLA - Parti da piccoli cambiamenti semplici e inizia a instaurare nuove abitudini. Il caffé? Ritrova il piacere di gustarlo senza zucchero, in breve tempo diventerà un'abitudine. Evita di zuccherare il latte, non c'è alcun bisogno di farlo. Prova a fare a meno del superfluo: maionese, salse e ricchi condimenti fino a pochi anni fa costituivano un'eccezione, non la regola. Quando s'impara a nutrirsi con alimenti più semplici e naturali, si trova un gusto nuovo e si aumenta il senso di sazietà. Per i momenti di fame tieni pronte vaschette di verdure e riso. Sostituisci il centrotavola con i cioccolatini con... la frutta fresca!

LE EMOZIONI INESPRESSE - La fame è un campanello d'allarme che chiede di fermarsi ad ascoltare un bisogno profondo. Prima di avventarti di nuovo sul cibo ripeti a te stesso "Sì, posso farlo, ma che cosa cambierà dopo che avrò mangiato quel cibo?". Non è un cibo a poter cambiare la nostra fame di amore e felicità: per un attimo può farci credere che sia possibile, ma non è così. L'amore non è qualcosa da divorare. Imparare a saziarsi di se stessi e del mondo intorno, così ricco di bellezza e momenti di gioia, è la chiave del cambiamento.

Espandi