Haj Hammouda Radouan e Hamid Bouchab sono stati condannati dal gup di Catania (con il rito abbreviato) rispettivamente all'ergastolo e a 10 anni per naufragio e omicidio. Il 12 maggio 2014 i corpi di 17 migranti furono recuperati a una quarantina di miglia dalla costa libica ma un bilancio approssimativo parlò di almeno 200 morti. Il giudice ha accolto le richieste della Procura.
La Procura in una nota sottolinea che "si tratta di una sentenza di grande importanza che premia la determinazione dell'ufficio del pm nel punire coloro che mettono deliberatamente in pericolo la vita dei migranti" e che essa "giunge ad appena un anno dai fatti, dopo indagini complesse sul piano tecnico e della qualificazione giuridica dei fatti".
La Procura ricorda infine come "col fermo degli imputati si affermò per la prima volta la sussistenza della giurisdizione italiana anche per i fatti di naufragio e di omicidio commessi in alto mare, in acque internazionali".