Dopo il burrascoso addio al Pd, Pippo Civati annuncia l'imminente nascita del suo nuovo partito. Si chiama "Possibile" e sarà presentato subito dopo le Regionali. Se il nome richiama abbastanza esplicitamente il Podemos spagnolo, fresco vincitore delle amministrative iberiche, il logo è invece il simbolo uguale su sfondo rosa. "Possibile, contro chi ci vuole rassegnati e da troppo tempo ci dice che non ci sono alternative", si legge sul blog di Civati.
"Non è la trasposizione di modelli stranieri ma sfida i vecchi partiti italiani sul campo della rappresentanza e della partecipazione", chiarisce il fondatore.
E sul suo blog il neonato movimento si presenta così: "L'ambizione di un partito di governo, l'organizzazione di una rete e il dinamismo di un movimento: questo è il genere di soggetto politico di cui parliamo da tanti anni, a cui abbiamo intensamente lavorato, che abbiamo sempre pensato serva all'Italia, e che nelle prossime settimane cercheremo di realizzare, con la libertà di poter immaginare il modello più avanzato in assoluto nel panorama un po' stantio dei partiti attuali, e la voglia di discuterlo con tutti e tutte coloro che vorranno contribuire alla sua realizzazione".
"Uguaglianza come motore" - Quanto al logo, ecco la spiegazione: "L'uguale come simbolo, intanto della relazione alla pari, aperta e dialogante non solo tra noi ma anche con tutti quelli, da soli o in gruppo, che vorranno connettersi a questa rete. E poi, l'uguaglianza come motore, come condizione di partenza tra le persone, nei diritti e nei doveri e, appunto, nelle possibilità.
E, sul blog, compare anche una sorta di agenda: "Inizieremo presto, già nei primi giorni di giugno. Poi vedendoci di persona, nelle settimane successive e poi ancora nel nostro Politicamp di luglio. Siamo pronti: senza presunzione, ma con grande determinazione, quella sì. Si parte".