A due settimane dalla tragedia si interrompe il silenzio dei compagni di classe di Domenico Maurantonio, il ragazzo precipitato dal quinto piano di un'albergo. Uno dei compagni, che quella notte era presente, parla in un'intervista al mattino di Padova. Il ragazzo dice che: "alla polizia abbiamo riferito che nemmeno noi sappiamo cosa sia successo quella notte, non abbiamo visto nè sentito nulla" poi prosegue: "Quando ci siamo sentiti dare degli omertosi abbiamo preparato uina lettera ma la polizia non ci ha permesso di parlare"
Il giovane studente, nell'intervista, ricorda i fatti di quella notte: il rientro in albergo, la pizza mangiata con i professori poi la festa nella camera di Domenico e l'ultimo messaggio su whatsup verso le 5:30.
Continuano inesorabili le accuse ai compagni di classe di Domenico, persino la preside è stata accusata di essere responsabile della tragedia per non aver vigilato sui ragazzi. In questi giorni, in questura, verranno ascoltati altri 5 della quinta F, l'altra sezione della scuola in gita.
Intanto sui social la mamma del ragazzo si appella ancora ai compagni postando alcune frasi sul tema del rimorso, con l'intenzione di far chiarezza sulla disgrazia avvenuta quella notte.