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Compiti delle vacanze: come affrontarli senza litigi o crisi familiari

Con l'arrivo delle tanto sospirate ferie la scuola finisce ma letture, ripassi e problemi di geometria restano. E, spesso, non sono pochi

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Genitori che cercano di convincere in ogni modo i figli a studiare, anche al mare… Bambini che, in preda a una sana forma di ribellione, aspirano all'ozio totale estivo e si rifiutano di ripassare tabelline o compilare schede di grammatica… La situazione in vacanza può diventare veramente pesante e insostenibile. Risolverla, però, è possibile con orari prestabiliti, fuori programma piacevoli e la scelta dell'ambiente adatto.

Decidere l'ora dei compiti - Come spesso accade, i bambini e gli adolescenti necessitano di organizzazione per potersi orientare al meglio tra compiti e materie di studio. Dunque, è importante che si fissi insieme un orario preciso dedicato ai compiti. No alle full immersion, meglio poco ma tutti i giorni. L'ora più adatta per studiare? Il mattino appena svegli, dopo pranzo oppure appena prima di cena. In questo modo si salveranno le giornate in spiaggia, i pomeriggi al parco e le serate mondane degli adolescenti.

Suddividere insieme il carico di lavoro - I compiti delle vacanze dovrebbero essere calibrati a seconda della durata delle ferie, ma non solo. Importanti sono anche il tipo di lavoro richiesto e la messa in conto di un periodo "free" libero da ogni tipo di incombenza scolastica. In ogni caso, per evitare corse all'ultimo momento e simili stressanti follie, si può decidere di suddividere insieme ai figli la mole di lavoro richiesto. Agenda alla mano, si assegna a ogni giorno un tot di pagine, saltando le date clou e i weekend, nonché diminuendo o aumentando la quantità di compiti a seconda dei diversi impegni.

Un luogo piacevole per il dovere - Costringere i bambini alla scrivania in una giornata estiva è comprensibilmente una tortura. Invece, se si allestisce un luogo adatto e piacevole per fare i compiti la prospettiva cambia nettamente. Un'idea è posizionare tavolo e sedie sul terrazzo o anche sul balcone, per i più fortunati in giardino. Se, invece, non si dispone di alcuno spazio all'aperto, si possono portare i libri al parco. Non tutti sanno che, dettaglio da non sottovalutare, essere circondati dal verde aumenta la creatività e la concentrazione.

Libri? Una gioia e non una punizione - Se le insegnanti hanno assegnato molte letture, buon per i bambini. Infatti, leggere è un'attività che può essere facilmente trasformata in piacere, rispetto a calcoli o problemi di geometria per esempio. Un'astuzia è lasciare scegliere ai figli quali libri preferirebbero spuntando insieme una lista. Si tratta anche di un modo intelligente per rendere i bambini e i ragazzi consapevoli dei propri gusti e delle inclinazioni naturali verso questo o quel genere letterario.

Insieme è più bello - La condivisione è importante perché il lavoro diventi più leggero e sopportabile. Vero è anche che i genitori non dovrebbero "fare i compiti": una giusta via di mezzo è seguire i figli solo al bisogno, con il sorriso e il piacere di farlo. Un'altra idea vincente è creare un gruppetto per i compiti, coinvolgendo amici delle vacanze o compagni di classe rimasti in città. In questo modo, i bambini percepiranno il lavoro assegnato per le vacanze come un allenamento comune a tutti e non come una tortura personale.