Bocconi, online le domande d'esame Annullate le prove di Diritto pubblico
I testi della prova del 20 maggio sono finiti su Facebook, tutto rinviato. Il rettore Sironi: "Provvedimenti severi". Per il responsabile, avverte, scatteranno misure disciplinari, dalla sospensione al licenziamento
Esami annullati alla Bocconi: qualcuno, sembra un docente, rivela le domande dell'esame di Diritto pubblico; tutto finisce su Facebook e, non appena la brutta storia viene alla luce, il rettore annulla la prova. Il test, eseguito il 20 maggio all'università milanese, sarà ripetuto dai duemila studenti iscritti.
Lo storico e prestigioso ateneo lombardo finisce nella bufera e il rettore Andrea Sironi assicura che non farà sconti ai responsabili: saranno presi tutti i provvedimenti necessari, dal momento che qualcuno ha violato il "codice d'onore" dell'università. Si prenderanno misure drastiche, annuncia, compreso il licenziamento di chi ha diffuso i testi delle domande.
L'esame è stato subito rimesso in calendario (rinvio al 3 giugno con l'esame previsto in più date) e sono scattate le indagini per scovare il colpevole. Se si accerterà che si tratta di un docente a contratto, dice il rettore, quel contratto verrà interrotto, mentre se dietro il fattaccio ci fosse un docente ordinario, dovrebbe intervenire la commissione disciplinare. Sanzioni previste, dalla sospensione al licenziamento.
Della cattedra di Diritto pubblico alla Bocconi è titolare il professor Giuseppe Ferrari. Ma nella prova sono stati coinvolti quattro corsi di laurea, quindici classi, altrettanti docenti e i loro assistenti. I testi degli esami vengono stampati in 2mila copie, una per candidato. All'università dicono che in tanti potrebbero aver diffuso le domande.
E sui social corre la protesta degli studenti, tra attacchi e battute sarcastiche, e soprattutto tra commenti nel segno della delusione e dell'amarezza: "A pagare siamo sempre noi".
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