Mercato libero vs. mercato tutelato

La spesa energetica delle famiglie, divise tra mercato libero e mercato tutelato

Nel 2013, gli italiani hanno sborsato 43 miliardi di euro per i consumi energetici

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C'è chi – si veda Nomisma Energia, ad esempio – sostiene che il libero mercato dell'energia conviene. Tante sarebbero, infatti, le offerte che consentirebbero ai clienti di risparmiare qualche euro sulla spesa per i consumi energetici.

Secondo un rapporto condotto da Nomisma Energia, il mercato libero dell'energia conviene. Il consumatore, approfittando delle tante offerte a disposizione, può scegliere tra una pluralità di contratti e di offerte, alcune delle quali – osserva il report – consentono di risparmiare, rispetto al mercato tutelato, fino a 71 euro all'anno sulle bollette elettriche e 107 euro su quelle del gas. Abbastanza da convincere molti utenti a passare dal mercato tutelato a quello libero: nel 2014 erano 1,3 milioni in più per l'elettricità e 1,7 milioni in più per il gas rispetto all'anno precedente.

Alla fine del 2014, 9 milioni di famiglie e 3,5 milioni di imprese – che rappresentano circa un terzo del totale di 37,2 milioni di clienti, come osservato dallo studio – avevano deciso di passare al mercato libero dell'elettricità. Dati in linea con quelli relativi al mercato libero del gas, dove – sempre al termine dello scorso anno – erano presenti 5,8 milioni di famiglie e 1,4 milioni di imprese: un terzo della clientela complessiva, composta da 21,6 milioni di utenti.

Dunque il libero mercato consentirebbe agli italiani di risparmiare qualche euro sulla spesa energetica. Spesa energetica che, secondo i più recenti dati Istat, ha superato i 42 miliardi di euro complessivi nel 2013, con una spesa media a famiglia pari a 1.635 euro. L'esborso per i consumi energetici è strettamente connessa alla dimensione del nucleo familiare, osserva l'Istat. La bolletta energetica, infatti, cresce all'aumentare del numero dei componenti: lo scorso anno, un nucleo familiare mono-componente ha speso così 1.358 euro contro i 2.102 delle famiglie con 5 o più componenti.

Complici le condizioni climatiche, il luogo di residenza incide molto sulla spesa energetica delle famiglie italiane. Quelle residenti al Nord-est e al Nord-ovest, con un esborso medio, rispettivamente di 1.872 e 1.790 euro l'anno, spendono circa il 30% in più rispetto ai nuclei familiari che vivono nelle regioni meridionali (1.387 euro).