Affascinante Lombardia

Monte Isola, la magia di una gemma nel lago d’Iseo

L’isola lacustre più alta d’Europa, tutta da scoprire

© tgcom24| L'arrivo dal lago a Peschiera Maraglio. 

Situata proprio nel bel mezzo del lago d'Iseo, tra la sponda bresciana da una parte e quella bergamasca dall'altra, Monte Isola racchiude in un perimetro costiero di circa undici chilometri una antica tradizione storica e culturale cui si aggiungono una forte vocazione artigianale ed enogastronomica tramandate nei secoli e rimaste intatte nel tempo.

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Monte Isola (o Montisola) offre affascinanti architetture e borghi a picco sull'acqua di antica cultura marinara; conta oggi poco meno di duemila abitanti. Sull'isola non è possibile utilizzare la macchina, per cui si può visitarla a piedi oppure in bicicletta, magari noleggiando la bici sul posto. Dodici sono i piccoli borghi disseminati sull'isola per un paesaggio disegnato nel verde silenzioso che offre spettacolari viste panoramiche, tra cui gli isolotti di San Paolo, anticamente sede di un convento francescano, e di Loreto, che invece ospitava le Clarisse, oggi entrambi di proprietà privata e quindi non accessibili alla visita.

La cultura di Montisola è fortemente influenzata dal culto della Madonna di Ceriola (e diverse sono le ipotesi circa l'origine del nome: il legno con cui è stata realizzata la statua, oppure i ceri della processione) il cui santuario si trova nel punto più alto dell'Isola, a Cure, a 600 metri di altezza. E' collegata alle sponde del lago d'Iseo da un servizio di battelli di linea; il punto più comodo e vicino per raggiungerla è Sulzano, da dove è possibile prendere il battello per Peschiera Maraglio, borgo molto caratteristico, in cui visitare la chiesa di S. Michele, del XVII secolo, e le antiche stradine che si inerpicano verso la montagna.

Peschiera è un vecchio paese di pescatori e di artigiani, dove si producono reti per la pesca e la caccia. La rete come strumento di pesca caratterizza l'isola da sempre; la tradizione vuole che i primi “retai” fossero i monaci dell'isola di San Paolo: da loro i pescatori avrebbero appreso ad intrecciare i rami di salice e poi il filo di seta. La storia di tutte le famiglie isolane è legata indissolubilmente alla fabbricazione della rete e gli abitanti di Monte Isola si tramandano l'arte della tessitura e del rammendo da millenni. La scrittrice francese George Sand, che soggiornò a Monte Isola attorno al 1860, fu colpita da questa attività così dirompente tanto che nel suo romanzo "Lucrezia Floriani" la sua eroina muore sulla stessa sedia dove da ragazzina tesseva la rete.

Le reti oggi non sono più solo da pesca ma soprattutto per lo sport: basket, tennis e calcio in particolare (Monte Isola ha fornito le reti per i mondiali di calcio Italia '90 e Corea 02) ma anche per recinzioni, amache, dondoli e borse.
Un'altra attività caratteristica di Monte Isola è la tradizionale e secolare essicazione e conservazione del pesce, in particolare la sardina, il cavedano e il pesce persico. Il pesce appena pescato viene pulito, lavato ed asciugato, steso per 24 ore sotto sale, poi esposto al sole appeso a gancetti fissati su un'apposita intelaiatura: un tempo era composta da “archetti”, rami di frassino o carpino piegati ad arco e tenuti in posizione da un filo all'estremità, per cui tutt'ora molte delle famiglie dell'isola portano il cognome ”Archetti”.

Impossibile poi non assaggiare il salame di Monte Isola, confezionato manualmente nella frazione di Cure secondo un rito che si ripete identico dalla notte dei tempi: la carne viene tagliata tutta a mano a pezzi abbastanza grossi e poi il salame viene affumicato in un'antica cantina con legna secca bruciata in un camino chiuso.

Infine, non possiamo dimenticare la tradiziona nautica degli isolani, che da sempre costruiscono il “naëcc”, tipica imbarcazione lacustre somigliante alle gondole - la dominazione veneziana ha influenzato non poco la cultura dell'Isola - di cui è esposto un esemplare al National Marittime Museum di Londra, imbarcazione che talvolta era dotata di un doppio fondo per nascondere il pesce pescato di frodo. A Peschiera Maraglio, su cui domina il Castello Oldofredi, è possibile anche ammirare diversi edifici di notevole interesse architettonico, come Casa Erba, antica villa prospiciente il lago riconoscibilissima col suo portico a cinque arcate, nel passato recente sede di un rinomato ristorante ormai chiuso.

Per informazioni siti Internet : http://www.lagoiseo.it/montisola
http://www.navigazionelagoiseo.it/

Guarda il video tratto dall'archivio di Melaverde