"Ripuliremo il calcio dai delinquenti e dai maneggioni". È un messaggio chiaro quello lanciato dal presidente della FIGC Carlo Tavecchio dopo il nuovo scandalo scommesse che ha investito il mondo del pallone. "La giustizia sportiva farà il suo corso", ha aggiunto. Nel processo di Catanzaro, invece, la Federazione si costituirà parte civile.
Secondo Tavecchio occorrerà una riflessione approfondita sull'opportunità di mantenere le scommesse tra i Dilettanti. "Io sono sempre stato contrario", ha dichiarato a in un'intervista a Mattino Cinque. "Non molti anni fa era un reato, poi, per raccogliere fondi, si è deciso di ammettere per legge le scommesse". Una situazione aggravata dalla crisi economica che ha colpito il Paese.
"Abbiamo investito molto nei progetti di integrità", ha dichiarato Tavecchio, finito anche lui al centro delle intercettazioni della Procura. "Istituiremo un database generale per monitorare gli spostamenti di quei soggetti che nocciono al sistema".
Intanto la procura di Catanzaro diffonde nuove intercettazioni shock: "I giocatori non ti fanno vincere il campionato". Parola di Pietro Iannazzo, ex consulente sportivo del Neapolis, ora in carcere per associazione mafiosa. L'uomo sarebbe stato al vertice di una delle due organizzazioni criminali responsabili di aver truccato almeno 28 partite nei campionati in corso di Serie D e Lega Pro.
Per il pm Elio Romano "siamo di fronte a un nuovo romanzo criminale, i cui attori arrecano un danno economico e si fanno beffa delle passioni di quanti seguono la propria squadra del cuore".
Nuove gare sospette, coinvolta la Salernitana - Ci sono almeno altre cinque partite che sarebbero state combinate e su cui gli inquirenti di Catanzaro che hanno concluso ieri la prima fase dell'inchiesta sul calcioscommesse stanno indagando. Gare che riguarderebbero almeno 3 squadre, tra cui la Salernitana (di proprietà di Claudio Lotito), promossa direttamente in serie B dopo aver vinto il girone C di Lega Pro. Alcuni "pizzini" con quote, nomi di squadre e modalità di giocate sono stati trovati dalla polizia nel corso delle perquisizioni effettuate contestualmente all'esecuzione dei 50 fermi disposti dalla Dda di Catanzaro per il calcioscommesse. In uno, ad accompagnare la giocata da fare, c'è scritto: "se ci beccano ci arrestano".