Sarà perché è la regione del prosecco, ma dagli etilometri di Valdobbiadene è difficile eliminare le tracce di alcol. Infatti, quando un imprenditore trevigiano è stato fermato e multato con 4mila euro, il tubo era sporco e ha segnalato un tasso alcolemico esagerato. Lo ha confermato la sentenza del giudice: assoluzione con formula piena. Lui, d'altronde, era sicuro di sé: "Non avevo bevuto, solo usato del collutorio"
Astemio in Valdobbiadene - Lo strumento segnalava un tasso alcolemico tre volte superiore al limite e i vigili hanno proceduto alla sanzione: 4mila e 250 euro e sospensione della patente per 7 mesi. Ma l'imputato non si è arreso e ha continuato a proclamare la sua innocenza, sicuro di non aver bevuto nulla ma di aver solo usato del collutorio. Le perizie tecniche sull'etilometro hanno confermato che non c'era un sistema di pulizia del tubo di soffiaggio, pertanto la rilevazione non era valida, perché potevano esserci tracce di alcol precedenti.
La revoca della sanzione- Non si sono arresi nemmeno gli avvocati difensori dell'imprenditore 45enne di Farra di Soligo (Treviso), anzi sono andati fino in fondo e hanno avuto ragione. Il giudice ha sposato la loro tesi: annullato il decreto di condanna e smontato l'impianto accusatorio dei Pm, che avevano addirittura chiesto tre mesi di reclusione. Un difetto tecnico della macchina ha fatto sì che l'accusato venisse assolto con formula piena.