La vera sorpresa al Festival di Cannes è il film della Pixar "Inside Out". Presentata fuori concorso, è stata le pellicola più applaudita. Il nuovo prodotto Disney di John Lasseter-Pete Docter è divertente, comico ed emozionante. La protagonista è Riley che dopo la nascita attiva i sentimenti colorando le sue giornate, giallo, blu, verde, viola, rosso. In Italia arriverà nelle sale il 16 settembre.
"Quando ho cominciato a pensare a questo film - ha detto Pete Docter, vincitore di Oscar, regista per Disney-Pixar di Monsters e Up - mia figlia aveva 9 anni e stava crescendo, vedevo i suoi cambiamenti nelle sue reazioni, nel modo di relazionarsi con noi e con gli altri e mi chiedevo cosa avesse nella testa, cosa le stesse passando. Ecco è stato quello lo spunto per un viaggio, quasi un'avventura nella mente di una persona".
Dal Quartier Generale, Gioia e i suoi amici "governano" la mente di Riley, aiutandola a stare al mondo con un complicato sistema di sfere colorate, impulsi si potrebbe tradurre, ciascuna riferita al colore-emozione. E si dirigono verso varie isole, come i quadranti del cervello: l'isola dell'amicizia, della famiglia, del gioco, dell'onestà. Isole che nel corso della storia, e della crescita di Riley, potranno anche crollare miseramente, perché le cose cambiano e per diventare grandi si lasciano indietro e si sostituiscono con altre.
"E' il film più difficile che abbia mai fatto - ha detto il fondatore della Pixar, Lasseter - qualcosa che mai si è visto prima come storia: nella sceneggiatura siamo partiti dagli studi sulla psicologia, sull'importanza delle emozioni e sulla memoria". C'è nel racconto la memoria a lungo termine e quella a breve, immaginate come labirinti di sfere con dentro momenti indimenticabili di gioia o altro che hanno reso la nostra storia unica. Ci sono i sogni e per produrli ci pensa la Dream Factory, organizzata proprio come uno studio hollywoodiano. Tutto in uno spazio intergalattico colorato.
Niente è lasciato al caso: Riley vuole tornare dove è cresciuta, prende il bus che da New York la riporta in Minnesota, ma quando è già seduta, il ricordo dei suoi genitori, la depressione per quello che sta facendo sono più forti di tutto, scende e torna a casa. E magicamente l'isola della Famiglia che abita nel suo cervello si rimette dov'era più forte di prima.