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Cinque strategie per tornare a casa felici dal lavoro

Lasciato l'ufficio ci si sente più leggeri? Non sempre purtroppo, ma con i nostri pratici consigli zen il sorriso è assicurato

-afp

Numerosi studi hanno dimostrato che la felicità è una condizione in grado di assicurare la buona salute e di prevenire molteplici patologie. Per non perdere benessere e gioia a causa del lavoro è sufficiente esercitare le nostre abilità di auto-rigenerazione: la musica, le camminate, gli abbracci, la virtù dell'altruismo e la pratica della meditazione sono il segreto per rientrare dalla giornata lavorativa con l'umore migliore.

Punta sulla musica - Un capo insopportabile, colleghi distanti, un incarico stressante... dopo una giornata nera, affossata da tutto ciò, non è affatto semplice mantenere il morale alto nel tragitto lavoro-casa. Anzi, spesso si rientra tra le mura domestiche con un diavolo per capello, compromettendo anche la serenità di coppia e familiare. La musica può essere di grande aiuto: bastano un paio di auricolari e una playlist di brani azzeccati per ribaltare l'andamento di una giornata storta, ovviamente non solo Mozart o musica "d'autore". I ricercatori della Mc Gill University hanno individuato le regioni del cervello attive dopo l'ascolto dei brani più amati e hanno scoperò che si tratta proprio delle stesse aree adibite alle sensazioni di "piacere".

Torna camminando - Un passo dopo l'altro e spunta di nuovo il buonumore. Per questo, vale la pena di percorrere a piedi il tragitto ufficio-casa: camminare, infatti, migliora il benessere psico-fisico stimolando la produzione di serotonina ed endorfine. A confermarlo, c'è anche uno studio dell'Università di Birmingham che ha analizzato il tono dell'umore di chi è abituato a camminare almeno mezz'ora al giorno, confrontandolo con lo stato emotivo di un gruppo "sedentario". Il primo campione è risultato più felice e positivo.

Sperimenta l'abbraccio - Stringere fra le braccia qualcuno e lasciarsi abbracciare sono azioni portatrici di benessere e buonumore. L'abbraccio, infatti, stimola il rilascio di ossitocina e quest'ultima riduce lo stress, tipico per esempio del post-lavoro. Chi abbracciare? L'intera famiglia, il compagno o la compagna, gli amici, un cane, un gatto... persino un albero!

Mettersi a disposizione - Fare del bene fa stare meglio. Quando si esce dall'ufficio dopo una pessima giornata pensare di occuparsi di qualcuno, spesso, è l'ultima idea contemplata da anima e mente stanche. Invece, essere generosi e compiere un atto di altruismo vero e proprio gratifica a tal punto da ribaltare ogni tipo di prospettiva da "bicchiere mezzo vuoto". Aiutare può voler dire portare la spesa a chi non riesce a farla, così come correre dall'amica in crisi sentimentale o, ancora, partecipare a un progetto collettivo per migliorare integrazione e rapporti sociali.

Medita anche sull'autobus - La pratica della meditazione porta benefici a tutto campo. A sostenerlo anche un importante studio dell'Università di Harvard: meditare provoca sensazioni positive e di benessere sia nel momento stesso in cui lo si fa sia nelle ore successive alla ripetizione di un mantra. Pare, infatti, che i benefici cognitivi e psicologici di una sessione di meditazione possano durare una giornata intera. A meditare si "impara" praticando, individuando il proprio mantra, respirando in modo corretto e consapevole.

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