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Investita e uccisa a Palermo, Comune bocciò petizione per installazione di un semaforo

I colleghi di Tania Valguarnera hanno organizzato un sit-in sul luogo della tragedia. Convalidato l'arresto per il pirata della strada

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Il Comune di Palermo tempo fa aveva bocciato la petizione per l'installazione di un semaforo pedonale nel tratto di strada dove domenica Tania Valguarnera, dipendente di Almaviva, è stata travolta e uccisa da un'auto mentre stava andando al lavoro. I colleghi del call center, intanto, hanno organizzato un sit-in sul luogo dell'incidente e chiedono giustizia per quanto accaduto. "E' una strada maledetto", affermano.

Investita e uccisa a Palermo, Comune bocciò petizione per installazione di un semaforo

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Sit-in a Palermo sul tratto di marciapiede dove Tania Valguarnera, la giovane dipendente di Almaviva con la passione per la scultura, è stata travolta e uccisa da un'auto
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Tania Valguarnera
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Pietro Sclafani, il commerciante che ha travolto e ucciso con la sua auto Tania Valguarnera
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Il luogo dell'incidente

Arresto convalidato per il pirata - Il giudice Daniela Vascellaro ha convalidato l'arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere per Pietro Sclafani, il 50enne palermitano fuggito dopo aver investito e ucciso Tania e ora accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso.

I colleghi: "Quel semaforo mai installato" - "Era un angelo, un'artista meravigliosa. La famiglia è distrutta. Le uniche parole della madre sono state: ha ucciso il mio angelo... deve morire - racconta una collega Rossella Stella, 40 anni, che da 12 anni lavora in Almaviva -. Chiediamo pene esemplari e l'istituzione del reato di omicidio colposo". "Quell'uomo - dice - è sceso dalla macchina, l'ha vista e non ha fatto nulla. Una bestia... ma le bestie sono migliori".

"Questa è una strada maledetta - aggiunge - abbiamo lanciato una petizione anni fa per chiedere l'installazione di un semaforo". I colleghi di Tania non riescono a darsi pace e come un mantra ripetono che "da anni chiedono l'installazione di un semaforo a chiamata, ma nessuno ha fatto nulla. Doveva per forza scapparci il morto?".

E infatti la richiesta di istituire un semaforo pedonale a chiamata era stata avanzata in Comune, ma il parere tecnico preventivo e vincolante da parte dell'ufficio traffico è stato negativo per ragioni tecniche. "Chiederemo misure alternative al semaforo - afferma il presidente dell'ottava circoscrizione Marco Frasca Polara -. Ci sono cartelli con la scritta controlli elettronici della velocità e in questa zona si dovrebbe transitare a 30 chilometri orari".

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