Aldo di Santo e Roberto Ridolfi (60 anni il primo, 42 il secondo) erano conosciuti dalle forze dell'ordine come "i maghi del buco". Erano ormai anni che attuavano la medesima tecnica: i due si appostavano nei parcheggi dei centri commerciali e sceglievano la vittima, foravano le ruote della macchina e non appena usciva dal negozio carica di spesa gli offrivano gentilmente aiuto. Così mentre uno dei due sostituiva la ruota bucata l'altro sfilava la borsa alla malcapitata vittima.
Le vittime dei due ladri erano preferibilmente donne, ancora meglio se anziane: pochi attimi, e il furto diventava realtà. L'ultimo colpo, nella periferia della Capitale, li ha fregati. Questa volta la vittima era un cinquantenne, ma ad aspettare i due ladri c'erano le forze dell'ordine. Non appena il maresciallo ha visto Di Santo scendere dall'auto, pronto a bucare le gomme dell'auto, è subito intervenuto fermando l'uomo.
Nessuno dei due "maghi del buco" ha opposto resistenza: si sono fatti arrestare senza creare disordine, ma alla fine sono riusciti a scamparla. Processati per direttissima, i due sono stati liberati immediatamente con l'obbligo di firma in caserma. La decisione ha destato scalpore nella comunità, in quanto aumenta la paura di nuovi colpi.