Non era la prima volta che Simone Borgese, presunto stupratore di una tassista a Roma, riservava attenzioni particolari a conducenti donne. Un'altra tassista, infatti, vedendo le foto dell'uomo in tv, si è recata in questura e ha raccontato ai carabinieri che il 30enne l'aveva terrorizzata nella stessa zona in cui è avvenuto lo stupro della collega. Da Borgese non avrebbe subito alcuna violenza, ma molestie verbali. Il 30enne, tutt'ora rinchiuso in isolamento nel carcere di Regina Coeli, è stato nuovamente iscritto sul registro degli indagati con l'accusa di atti osceni. Il legale dell'uomo, per il caso di strupro, sarebbe intenzionato a chiedere il rito abbreviato per ottenere il conseguente sconto di pena.
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