Centodieci anni e non sentirli: Las Vegas è pronta a spegnere le candeline per il suo compleanno. E se la città è abituata per sua natura ai festeggiamenti, questa ricorrenza sarà in qualche modo particolare. Tra le luci di alberghi e casinò, la "capitale mondiale dell'intrattenimento" si guarda alle spalle e riscopre le sue origini, quelle di un villaggio ferroviario che cambiò volto grazie alla legalizzazione del gioco d'azzardo.
Era il 15 maggio 1905 quando vennero venduti all'asta 45 ettari di proprietà della Los Angeles e Salt Lake Railroad; terreni che oggi costituiscono il centro della città. Tra i proprietari e gli amministratori della ferrovia c'erano William A. Clark e Thomas Kearns, senatori rispettivamente del Montana e dello Utah.
Nel 1911 divenne ufficialmente città, adottando la sua prima carta di diritto pubblico ed eleggendo Peter Buol come sindaco. Dopo decenni vissuti come importante snodo ferroviario grazie alla sua posizione strategica per raggiungere la California, Las Vegas perse importanza con il moltiplicarsi delle direttrici verso la costa Ovest.
Nel 1931 la svolta con la legalizzazione del gioco d'azzardo. In pochi anni arrivarono nel Nevada hotel e casinò che hanno reso la città famosa in tutto il mondo. Il primo fu il Flamingo Hotel, inaugurato da Bugsy Siegel nel 1946.