Expo, rubata la mano bionica dal padiglione Toscana: forse una bravata
La protesi 'made in Pisa' vale 30mila euro, ma dietro c'è un lavoro di anni. I carabinieri cercano il ladro fra gli studenti di una gita
Non passa certo inosservata una mano artificiale grande come l'arto di un uomo adulto, eppure ai controlli in uscita da Expo è sfuggito che qualcuno la stava portando via. La mano bionica, in mostra al padiglione Toscana, era una vera eccellenza regionale, nata da un'dea del Sant'Anna di Pisa e realizzata a Pontedera, per un valore di 30mila euro. Il ladro con la passione per l'hi-tech potrebbe essere uno studente.
È morbida, restituisce il senso del tatto, consente una comunicazione bidirezionale con l'arto amputato, insomma la mano bionica è un vero gioiellino dell'ingegneria biomedica. Deve averlo capito il ladro che l'ha portata via venerdì scorso dal padiglione Expo della Toscana. L'hanno inventata e sperimentata alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, nel dipartimento di biorobotica in collaborazione con altre università, tutte italiane. Un esemplare simile a quello in mostra a Milano si chiama Life Hand 2 ed è stato anche impiantato su un paziente vero, durante un'operazione pilota reliazzata al Policlinico Gemelli di Roma.
Anni di lavoro e ricerca in laboratorio, ma in mostra all'Expo è durata solo pochi giorni. Inizialmente si è pensato ad un caso di spionaggio industriale: un furto con lo scopo di rubare o copiare il brevetto. La pista su cui stanno lavorando i carabinieri in realtà è più semplice: potrebbe essere stata la bravata di una delle scolaresche che in questi giorni, soprattutto al mattino, stanno visitando in massa l'Expo. Forse per questo i controlli in uscita non sono stati abbastanza rigidi. La mano intanto è stata sostituita nell'espositore con un altro prototipo simile.
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