A tu per tu

Donatella Rettore: io splendida splendente, ma senza chirurgia

La trasgressiva cantautrice rock sfata finalmente il mito che la vede “rifattissima”

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Controcorrente, musicalmente tosta, e simpaticissima. Oggi siamo in compagnia di Donatella Rettore, una delle cantautrici rock più apprezzate del panorama musicale italiano.

Miss Rettore, bellezza è sinonimo di?
Armonia, in tutte le cose. La casa in cui vivo deve essere armoniosa, saper coccolare. E anche noi donne dobbiamo trasmettere armonia. L'eccesso di bellezza e la vistosità sono ingombranti, anche per un uomo.

Punto di vista originale, detto da te
Noi donne non siamo trofei da sfoggiare. Se fossi un uomo l'unica cosa a cui penserei è tornare a casa per abbracciare la mia donna, sentirla mia.

Che rapporto hai con lo specchio?
Direi buono, ho la casa piena di specchi, déco, liberty. Mi piacciono molto, rendono gli spazi più ampi.

Ok noto una certa furbizia nella risposta
Ma no, sono in pace con la mia immagine, anche quando sono particolarmente stanca. Oggi per esempio mi sono svegliata spettinatissima, eppure mi piaccio lo stesso.

Ti reputi bella quindi?
All'epoca di This time lo ero davvero, anche se non me ne rendevo conto. Pensavo solo a scrivere. Adesso invece rivedendo le foto di allora dico ah però.

Dai, lo sei oggettivamente anche adesso
Credo di essere particolare nella mia disarmonia. Non ho un viso perfetto alla Ornella Muti, sono squadrata, ho il mascellone largo. Però sicuramente mamma è stata brava, e grazie a lei sarò una vecchia interessante .

La tua immagine è cambiata più volte. Spulciavo tue foto di repertorio e ne ho trovata una targata Sanremo 1974
Oddio all'epoca andavo ancora a scuola ed ero complessatissima.

Beccata! Allora la prova allo specchio non è sempre stata superata
Per niente. Da ragazzina ero tanto tutto, tante tette. E mi sono portata dietro quella stazza sino ai 22 anni.

Altri complessi?
La bazza!

Cioè?
Il mento allungato! (ride)

Bazza a parte, pian piano sei dimagritissima e hai definito un look alternativo. Quanto hanno influito gli artisti internazionali con cui ti sei confrontata?
Moltissimo, tutti quelli con cui facevo ospitate nelle varie trasmissioni all'estero, da Elton John agli Abba, mi dicevano di osare, di inventarmi un mio stile. Così ho smesso di indossare rotoli di moquette e ho iniziato a usare abiti che valorizzassero il mio essere diversa.

E infatti a Sanremo 1986 fai da contraltare al tailleur da signora della Milano bene di Marcella
Quell'anno ero in buona compagnia. La Oxa sembrava Nosferatu, Loredana (Bertè N.d.R.) incinta, io uscita da Goldrake con una spallata per la serie “vi spiezzo in due”.

Chirurgia estetica: cosa ti sei rifatta?
Solo le labbra, con filler riempitivi che ora si sono completamente assorbiti.

Solo solo le labbra?
Sì, anche se hanno scritto di tutto, dal naso agli zigomi. Ti assicuro che il mio naso mi dà non pochi problemi, perché essendo piccolo respiro male.

Ma allora splendido splendente / costa poco e finalmente / io sorrido eternamente dove la mettiamo?
Io con quella canzone volevo dire tutt'altro, non è affatto un inno alla chirurgia. Anzi, accusavo i giornali di illudere le persone.

Adesso come sei vestita?
In tuta, a casa mi piace essere comoda.

E cosa stavi facendo prima che ti telefonassi?
Scrivevo. Metto spesso nero su bianco i miei sfoghi, che il più delle volte poi diventano canzoni. E lo faccio con la penna, in questo sono una romantica, non affiderei mai i miei pensieri ad un pc.

È vero che è merito di Elton John se sai truccarti da sola?
Verissimo. Mi fece frequentare la scuola di mimo di Peter Brook, e lì è stata una delle prime cose che mi hanno insegnato. Conosco i miei occhi meglio di chiunque altro.

Preferenza di colori?
Li uso praticamente tutti. Ciò che conta è che il mio occhio venga allungato. Posso mettere anche solo l'eyeliner, ma l'effetto deve sempre tendere al lungo, altrimenti sembro una palla.

Per mantenere il viso così splendido splendente che fai?
Utilizzo antiossidanti e acido ialuronico, che oltre ad avere un grande potere idratante veicola meglio la crema che metto tutti i giorni. Detergo il viso mattina e sera, per evitare che i residui di trucco tolgano ossigeno alla pelle. E poi, cosa che da ragazza non facevo, utilizzo un filtro potente per proteggermi dai raggi del sole. Come dice il mio dermatologo, il sole fa bene alle ossa ma non alla pelle. E io ahimè ho sempre preso abbronzature selvagge.

Capello riccio o liscio?
Assolutamente riccio. Li liscio solo per i fans, ma io amo il capello mosso. Anche perché piastre, contro permanenti e acidi liscianti fanno malissimo. Negli anni '90 ho addirittura rischiato di restare senza capelli.

Tu sei innamoratissima del tuo uomo (Claudio Rego N.d.R.) con cui sei prossima ai dieci anni di matrimonio. Per una serata romantica con lui come ti vesti?
Jeans tutta la vita. D'estate invece shorts o minigonna. Anche perché ho obiettivamente belle gambe (ride).

Confermo! Anche se non ti hanno mai usata come testimonial, vero?
Non ho mai prestato il volto a nessun prodotto. Ma se potessi farei volentieri pubblicità alla comunicazione. Meno Iphone e più contatto fisico.

Nuovo album in cantiere?
No, in questo momento non mi sento ispirata. E anche la radio non passa niente di interessante. È uscito da poco un bellissimo disco di Annie Lennox, mai trasmesso. Un altro splendido di Diana Krall, idem.

Mi hai citato solo due artiste straniere
Sinceramente non metterei mano al portafoglio per comprare un disco italiano.

E a chi dice Emma Marrone, la nuova Donatella Rettore
Ma per carità. Poi è pure cicciona (ride).

So che sta per partire il tuo nuovo tour
Da giugno sarò in tournee con il rapper Nottini Lemon, che mi diverto a chiamare Nottini Limone. E poi ho un progetto con le Donatella, vincitrici dell'Isola dei famosi 2015.

Quando ti vedrò a Milano?
Prestissimo, un importante fotografo mi ha chiesto di posare per lui per un libro che raccoglie tutte le rock star internazionali.

Ti cito una frase: peccato che Donatella Rettore sia nata in Italia. Chi l'ha detta?
Umberto Eco, ed è vero. In Italia sono bigotti, io tutt'altro. Pur essendo veneta.

Uomini gay, vestitevi da uomini! Parola di Giorgio Armani. Cosa ne pensi?
Ha perfettamente ragione. Mentre sono in disaccordo con Dolce & Gabbana. Il diritto per i gay di farsi una famiglia con figli è sacrosanto, e non si discute. I gay sono meticolosi, hanno classe, stile, sono potenzialmente dei genitori meravigliosi.

E infatti in Konkiglia canti "Voglio solo amici froci / un esercito di audaci / non ci tradiremo mai"
Prima ancora cantavo "Gaio / lo strillo che ha bucato l'autoradio". Mi sono sempre battuta per il mondo omosex. Tornando ad Armani, penso che il travestimento finalizzato al divertimento ci possa stare. Ma non nella vita di tutti i giorni, anche perché fa malissimo alla causa. La diversità è un valore aggiunto, io sono la prima ad essere controcorrente. Ma le checche non fanno nessun favore al mondo gay. Ha ragione Armani, bisogna avere classe, etero o gay che si sia. Toglietevi le piume di struzzo e basta con la volgarità.