Educazione alimentare

I modi per insegnare ai bambini il valore del cibo

Per spiegare ai più piccoli l'importanza di non sprecare il mangiare esistono strategie dolci ma efficaci

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Non è necessario sottoporre i figli a un trattato di economia, nonché alla spiegazione capillare della distribuzione di ricchezze nel mondo. Per far comprendere a un bambino quanto sia negativo lo spreco, bastano pochi esempi, adatti alla sua età. Si parte dal rapporto stesso con gli alimenti passando per la spesa critica da fare insieme e arrivando, infine, al saper condividere, nonché donare, il cibo.

Inizia dai primi anni di vita del bambino - Perché la relazione tra bambini e nutrizione sia il più possibile positiva e rilassata è opportuno iniziare una sorta di educazione alimentare sin dal momento dello svezzamento. Cosa dovrebbe apprendere un bimbo piccolo al momento del pasto? Prima di tutto che mangiare non è solo necessario ma è anche bello, e che si fa insieme. Quindi, sarebbe consigliabile che anche i figli piccoli pranzassero o cenassero al tavolo (sul seggiolone) insieme a tutta la famiglia.

L'importanza dell'assaggio - Capita spesso che i bambini rifiutino a prescindere un determinato alimento perché credono sia lontano dai loro gusti. In questi casi è consigliabile far assaggiare al bimbo anche solo un boccone della pietanza "incriminata". Così facendo si abitueranno i figli a non dare nulla per scontato e ad avvicinarsi anche a ciò che, di primo acchito, provoca rifiuto. E, grazie alla curiosità e alla bellezza della conoscenza dei sapori, si cresceranno futuri viaggiatori consapevoli. Insomma, non solo spaghetti e pizza anche dall'altra parte del mondo.

Il cibo si condivide - Mangiare meno, ma mangiare tutti. In realtà questo messaggio, apparentemente austero, è un inno alla buona salute e alla condivisione. Infatti, si stima che in Occidente si consumi mediamente più cibo di quanto non ne necessiti l'organismo. Inoltre, è bene far comprendere ai bambini, con parole semplici e chiare, che esistono luoghi del mondo dove il cibo è insufficiente a causa di carestie, guerre o mancanza di risorse. Posti lontani sulla cartina geografica ma più vicini di quanto si immagini. È importante comunicare ai piccoli di casa che il cibo va condiviso con chi ha fame e non ne ha. Spiegare, dunque, ai bambini che mangiare è un diritto-bisogno di tutti e non un privilegio di pochi.

Riciclare gli avanzi e cucinare insieme - Quando si lascia qualcosa nel piatto si riutilizza per il pasto successivo. In questo caso i bambini andrebbero educati a considerare anche l'avanzo come cibo da rispettare e, dunque, da non buttare immediatamente in pattumiera. Prima di tutto, però, pranzo e cena andrebbero serviti in porzioni adatte all'età e all'appetito del commensale, mai in quantità eccessive. Con gli avanzi quindi, se la tipologia di alimento lo rende possibile, si reinventeranno piatti creativi e gustosi proprio insieme ai bambini: torte salate, frittate di pasta, polpette. Pietanze da preparare preferibilmente tutti insieme in cucina.

Fare la spesa intelligente con i bambini - Per educare i piccoli al valore del cibo, è molto utile dedicarsi a fare la spesa insieme ai bimbi. E farlo sempre a stomaco pieno, in modo da non cedere alle tentazioni del junk food acquistando provviste in eccesso (che poi finirebbero direttamente nel cesto del pattume). Scegliere il cibo con cura, contenendosi sulla quantità e imparando quanto costa ciò che si mangia: l'educazione alimentare passa anche da qui.