Comincia il count down per la Tasi sulla prima casa. Tra poco più di un mese, il 16 giugno, scadrà infatti il termine per il pagamento della prima rata. Dopo i disagi dello scorso anno, però, il rischio è di dover ricominciare tutto daccapo: sui bollettini precompilati che i cittadini avrebbero dovuto ricevere regna il caos. I comuni non sembrano in grado di inviarli e così la semplificazione resta un miraggio.
Secondo le nuove disposizioni sarebbe compito del contribuente richiedere al Comune di appartenenza la spedizione del modulo con tutti i dati necessari. Nessuna indicazione, però, riguardo a quale sia l'ufficio a cui i cittadini debbano rivolgersi.
A essere in crisi sembrano soprattutto i Comuni più grossi, non ancora attrezzati per fare fronte ai grandi numeri che la Tasi impone. Una previsione su quanto potrebbe accadere, però, è possibile: lunghe code e attese interminabili agli sportelli.
I cittadini, così, dovrebbero ricorrere nuovamente ai Caf o dovrebbero pagare dei commercialisti. Dopo tante promesse il pagamento delle imposte rischia così di rimanere un incubo per i contribuenti.