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Striscia, caso Fabio e Mingo innescato dai giudici: si indaga per truffa

La Procura di Bari aveva aperto un'inchiesta su un presunto finto avvocato, oggetto di un servizio del tg satirico

-olycom

Il caso Fabio e Mingo è partito dalla Procura di Bari, che ora indaga per truffa. E' stato il pm Isabella Ginefra a segnalare a "Striscia la Notizia" che i due inviati avrebbero confezionato servizi falsi. All'inizio di aprile, la procura ha inviato a Mediaset una richiesta di acquisizione di informazioni dopo aver scoperto che un servizio su un finto avvocato sarebbe stato preparato ad arte, servendosi di un attore. Fabio e Mingo non commentano.

I due ex inviati, che lo scorso 7 maggio hanno ricevuto da parte di RTI una comunicazione con la quale sono stati sollevati dall'incarico dopo 19 anni di collaborazione, non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito all'inchiesta.

La Procura di Bari aveva avviato indagini sul finto avvocato, dopo la messa in onda del servizio e, dopo vari accertamenti, ha scoperto che l'uomo era in realtà un attore. Il giudice pugliese ha quindi inviato una richiesta di informazioni a Mediaset, che ha effettuato proprie verifiche. Di qui la sospensione in diretta e due successive denunce per truffa, una a nome di Mediaset, l'altra firmata da Antonio Ricci, depositate alla Procura di Bari.

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