Dopo mesi di polemiche e distinguo, Pippo Civati ha deciso di lasciare il Pd. "Per coerenza con quello in cui credo e con il mandato che mi hanno dato gli elettori, non mi sento più di votare la fiducia al governo Renzi", annuncia l'ormai ex esponente della minoranza Dem. Tra gli ultimi dissidi con la maggioranza del partito, l'approvazione dell'Italicum e la scelta dell'esecutivo di porre la fiducia sulla riforma.
Civati attacca poi il presidente del Consiglio: "Renzi non ha rispettato il programma elettorale con il quale siamo stati eletti, a cominciare dalla legge elettorale e dalle riforme. Ha parlato di risultati straordinari del jobs act che non si vedono. Non cito Enrico Letta per amor di patria. Io non ho tradito. Io rispetto gli elettori, con i quali mi sono impegnato anni fa, e la mia coscienza".
Dal Pd al gruppo misto - Il deputato del Pd aggiunge poi: "Renzi è molto spiritoso e non voglio far polemica con lui che fa una battuta spiritosa. Rimarremo amici anche se in due partiti diversi".
Perché diverso, secondo Civati, è il Pd di Renzi: "Un partito nuovo e diverso, fondato sull'Italicum e sulla figura del suo segretario, nel quale chi non è d'accordo viene solo vissuto con fastidio". Sul suo futuro politico non si sbilancia: "Per ragioni di coerenza passo al gruppo misto, nella considerazione che anche il gruppo del Pd lo sia diventato, avendo accolto parlamentari di tutte le provenienze". Di certo, al momento, il no alle dimissioni da parlamentare: "Rimango in Parlamento a fare le cose che ho sempre promesso di voler fare. Mi dimetto volentieri se lo fanno anche tutti gli altri: se cioè si andasse a votare, anche subito, ciascuno con il suo programma, per darsi una vera legittimazione".
Nuovo partito? Ne riparleremo in estate - "Nuovo partito? Penso che sia una lavoro che dobbiamo fare nelle prossime settimane. Ci sono persone che sono candidate per il Pd e che mi sono vicine: votate per loro. Fino alle Regionali non si parlerà di nuovo partito, ma di questa esigenza si parlerà questa estate", continua Civati.
Guerini: "Civati? Dispiace ma non siamo preoccupati" - "Sono dispiaciuto ma era una decisione preannunciata da tempo". Così il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini a proposito della scelta di Civati di lasciare il gruppo. Per quanto riguarda la maggioranza al Senato Guerini dice di non essere "impensierito, non credo che la minoranza Pd lo seguirà anche se dovete chiedere a loro".
Speranza: "C'è un malessere serio" - Di tutt'altro tenore il commento di un altro esponente della minoranza democratica, Roberto Speranza: "L'addio di Civati è un atto che ci deve far riflettere e non è liquidabile con una scrollata di spalle. Testimonia un malessere. Non condivido l'uscita dal Pd ma il fatto che una persona che abbia preso circa 400mila preferenze alle primarie se ne vada deve far riflettere".
Orfini: Pippo ripensaci - "Raramente siamo stati d'accordo, ma se Civati se ne va non è una bella cosa, nè per lui nè per il Pd". Lo scrive il presidente del Pd, Matteo Orfini, su Twitter, lanciando l'hashtag "#pipporipensaci".