L'avevano annunciata come una delle "race to the Mvp" più incerte di sempre, ma al momento della votazione non ci sono stati dubbi. Stephen Curry si aggiudica il trofeo di Mvp della regular season Nba 2014-15. L'ex Davidson Wildcats ha sconfitto la concorrenza di James Harden (secondo) e LeBron James (terzo), totalizzando 1196 punti grazie ai 100 dei 130 voti buoni per il primo posto della speciale classifica. Giù dal podio gli altri due candidati, Chris Paul ed Anthony Davis.
La seconda metà di stagione fatta dai Cavs, trascinati da un King James nemmeno troppo silenzioso, ed il carisma di Harden non hanno minato le certezze dei giornalisti aventi diritto di voto, che hanno premiato l'annata super del figlio di Dell Curry. Un riconoscimento che si potrebbe spiegare con le sole cifre messe assieme dal nativo di Akron (23.8 punti di media, con 7.7 assist, 2 rubate a partita ed uno spaventoso 91% ai liberi). La verità è che il ruolo avuto dal numero 30 nel record di 67-15 con il quale Golden State ha chiuso la stagione è cruciale. Curry è il motore del sistema di gioco di Kerr, il go to guy al quale affidarsi nei momenti decisivi. Tutto testimoniabile dal cammino nei Playoff degli Warriors, già sull'1-0 nella semifinale di Conference con Memphis. Prima della Gara 2 contro i Grizzlies l'Oracle Arena darà il giusto tributo a Curry, con il playmaker che riceverà il trofeo dalle mani del commissioner Adam Silver.