A raccontare la brutalità dell'aggressione subita da un poliziotto coinvolto negli scontri dei black bloc a Milano c'è una sequenza fotografica. Si vede il dirigente Ps aggredito alle spalle da incappucciati che sbucano dai cespugli di via Mario Pagano, lo buttano a terra e lo colpiscono a calci e bastonate. "Il mio dovere era di arrestare quella gente", commenta l'indomani il poliziotto vittima dell'agguato.
Le testimonianze fotografiche della città di Milano devastata dalle tute nere durante il corteo dei NoExpo ci restituiscono anche un'aggressione passata sotto silenzio, ma che non è sfuggita all'obiettivo di un fotografo impegnato a riprendere la manifestazione e gli scontri. Negli scatti in sequenza compare un poliziotto con il casco aggredito alle spalle da alcuni facinorosi mascherati, che sbucano dietro i cespugli del parco di via Pagano, quasi al termine della manifestazione. A salvarlo dall'aggressione a colpi di calci e bastonate sono stati i suoi colleghi.
"L'avevo vista che lanciava degli oggetti, era una delle più scatenate, non potevo far finta di niente, il mio dovere era di arrestare questa gente". Così la vittima delle violenze dei black bloc racconta l'accaduto. "Quando l'ho presa per un braccio lei si è girata di scatto e mi ha tirato contro una bottiglia, che ho schivato - racconta l'uomo, dirigente di un Commissariato - la stavo portando dai colleghi quando sono usciti da un cespuglio alcuni suoi compagni. Una volta a terra, uno, con la maschera antigas, cercava di spaccare la visiera con qualcosa in ferro, l'altro mi colpiva con un bastone. Se non avessi avuto il casco, la conchiglia, i parastinchi e le altre protezioni sarebbe finita molto peggio. Ora invece sono ammaccato, ma niente di grave".
L'episodio, che non era stato divulgato, è però circolato nel tam-tam degli agenti grazie ad alcune foto, di cui l'Ansa è venuta in possesso.