Delitto di Garlasco, doppio ricorso di accusa e difesa alla Cassazione
Alberto Stasi chiede di cancellare la condanna, il procuratore generale di riconoscere contro di lui l'aggravante crudeltà nell'omicidio Poggi
La difesa di Alberto Stasi, condannato nel processo d'appello "bis" a 16 anni di carcere per l'omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, ha depositato il ricorso alla Cassazione per cancellare il verdetto di secondo grado. A sua volta il pg di Milano ha presentato ricorso, sempre alla Suprema Corte, per riconoscere l'aggravante della crudeltà esclusa nella sentenza con cui la corte d'Assise d'Appello, a dicembre, ha condannato il giovane.
Il giovane di Garlasco era stato condannato il 17 dicembre a 16 anni con l'accusa di omicidio di Chiara Potti, trovata morta dopo una brutale nella sua villetta in provincia di Pavia.
La prima Corte d'Assise d'Appello di Milano, presieduta da Barbara Bellerio, non aveva riconosciuto all'ex studente bocconiano l'aggravante della crudeltà ma nemmeno le attenuanti e aveva inoltre disposto un risarcimento di un milione di euro ai genitori e al fratello di Chiara.
In precedenza, il 17 dicembre 2009 Stasi aveva invece incassato una prima assoluzione confermata due anni dopo in secondo grado e successivamente cancellata dalla Cassazione. A questo punto, la parola ritorna alla Suprema corte per il verdetto finale.
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