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Expo, dalle oasi agli ologrammi: ecco cosa si potrà vedere dal primo maggio

Cinquantaquattro i padiglioni di altrettanti Paesi, nove i padiglioni collettivi (che riuniscono 82 Stati), quattro le aree tematiche e più di sessanta i punti dedicati al food

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Cinquantaquattro padiglioni di altrettanti Paesi, nove padiglioni collettivi (che riuniscono 82 Stati), quattro aree tematiche, una collina mediterranea, oltre ai padiglioni di partecipanti non ufficiali e aziendali (da Enel alla cinese Vanke passando per Save the Children e Caritas), una macchina scenica di 35 metri, più di sessanta punti dedicati al food, oltre a quelli organizzati dai 135 Paesi partecipanti, tutto distribuito su due strade, una che corre da Est ad Ovest e ospita tutti i Paesi stranieri, il decumano, e una, il cardo, con gli spazi italiani che da Sud va a Nord. In una parola, Expo.

Expo, dalle oasi agli ologrammi: ecco cosa si potrà vedere dal primo maggio

Non tutto, ma quasi, sarà pronto per il giorno dell'inaugurazione - Non tutto però sarà pronto per il primo maggio: per l'apertura dei punti vendita di Ovs e Excelsior, con t-shirt e gadget bisognerà aspettare il 18 e per vedere al completo l'allestimento ideato da Dante Ferretti il 2 giugno, per la festa della Repubblica, quando a Milano dovrebbe arrivare anche il capo dello Stato Sergio Mattarella, così come per l'inaugurazione della fattoria globale 2.0 dell'associazione mondiale agronomi che sarà inaugurata il 14 maggio. E nella parte dedicata all'Italia sono per ora parziali gli allestimenti di Coldiretti e Confindustria.

Il Padiglione Zero, la "Tour Eiffel di Milano" - Ma gli altri padiglioni, oltre ottanta, saranno praticamente tutti visitabili, a partire dal "Padiglione Zero" sorta di "biglietto da visita" della manifestazione, che il commissario unico Giuseppe Sala considera la Tour Eiffel di Milano, complice anche il premio architettonico vinto dalla struttura progettata da Michele De Lucchi.

Il padiglione, con l'allestimento ideato da Davide Rampello e dallo scenografo Giancarlo Basili, introduce al tema di Expo "Nutrire il pianeta, energia per la vita" (non a caso per il tema è considerato padiglione della Fao). E lo fa sfruttando delle enormi scenografie: una biblioteca in legno lunga 50 metri, videowall delle stesse dimensioni, centinaia di sculture iperrealiste bianche di pesci ed animali a grandezza naturale, una giara di sei metri dove si potrà entrare e avere la sensazione che vengano versati olio, cereali, vino o le altre cose che normalmente contiene e persino una discarica ricostruita, per far comprendere la portata dello spreco alimentare. "Va bene per i bambini dagli otto agli ottant'anni - ha spiegato Basili - Expo deve entrare dentro alle persone".

Children Park, un padiglione dedicato ai bambini - Dedicato ai bambini, in particolare quelli dai 4 ai 10 anni è il Children Park (anche se diversi padiglioni hanno preparato percorsi e spazi apposta per i più piccoli, inclusa Cascina Triulza, che ospita la Società civile e oltre a una serie di laboratori ha predisposto per le famiglie un'area pic nic).

Padiglioni e cluster per tutti i gusti - Un padiglione Per scegliere i padiglioni da visitare ci si può sbizzarrire a seconda dei gusti: se si vuole bere birra si può andare nello spazio della Repubblica Ceca che fa arrivare la Pilsner direttamente dalla città di Pilsner; se si vuole provare la sensazione di essere in un'oasi si può visitare il cluster (cioè il padiglione collettivo che ospita più Paesi) dedicato alle zone aride, mentre nel padiglione della biodiversità si trovano i diversi ambienti che offre l'Italia da quello delle Alpi alla Pianura Padana e nel Future Food District si può vedere il supermercato del futuro.

Il cardo, la "zona Italia" - L'ologramma della Regina Teodolinda e di Virgilio accolgono i visitatori dello spazio della Lombardia che si trova nel padiglione Italia: non un padiglione in realtà ma un'intera strada di 350 metri, il cardo, lungo cui sono stati costruiti diversi edifici. Il più grande, l'unico destinato a restare, è Palazzo Italia: cinque piani, 25 metri d'altezza e un look che ricorda una foresta creata con un cemento bianco "tecnologico" (ideato da Italcementi) che rende inerti alcuni inquinanti. Si corre per terminarlo e certamente sarà pronta la parte di mostra per il pubblico mentre ci vorrà ancora un po' di tempo per l'apertura di tutti gli uffici e dell'auditorium.

A fianco l'Albero della Vita: una struttura in acciaio e legno di 35 metri che ogni ora offre spettacoli ed effetti speciali. Al lato opposto del cardo l'Open Air Theatre, dove sarà inaugurata ufficialmente l'esposizione e dove, dal 13 maggio al 30 agosto, si potrà vedere lo spettacolo preparato appositamente dal Cirque du Soleil "Allavita!".

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